ROMA – “Domani vado a dare del coglione a Bagnasco“. Così l’amministratore delegato di Finmeccanica Giuseppe Orsi in un colloquio intercettato al ristorante con Ettore Gotti Tedeschi. Secondo quanto riportato da Libero, Orsi ce l’aveva col numero uno dei vescovi italiani che, in qualità di cardinale a Genova, si era permesso di criticare l’intenzione dell’azienda di depotenziare i propri impianti nel capoluogo ligure.
L’intercettazione effettuata in un ristorante romano dai carabinieri è stata riportata lunedì scorso dal Fatto Quotidiano e mercoledì, due giorni dopo, l’ad di Finmeccanica è corso ai ripari facendo pubblicare una sua lettera sul quotidiano genovese Il secolo XIX, che aveva dato ampio risalto all’intercettazione.
Ecco una parte del testo scritto da Giuseppe Orsi:
“Egregio Direttore, Le chiedo gentile ospitalità in merito all’articolo pubblicato sul Suo giornale, dal titolo “L’insulto a Bagnasco che imbarazza Orsi”, per doverosa precisazione ma, soprattutto, per rispetto a Sua Eminenza il Cardinale Bagnasco e a tutti i fedeli che, come il sottoscritto, riconoscono nel proprio Vescovo il Pastore del Popolo di Dio, di cui sono parte, nel cammino verso la Salvezza. Vorrei sottolineare che ciò che viene definito un “insulto”, tale non è. Non ho mai offeso – in pubblico o in privato – il Cardinale Bagnasco, né ho mai usato nei suoi confronti espressioni irriguardose. Né mai lo farei.
Peraltro, con il Cardinale si è instaurata una consuetudine di incontri cordiali e improntati ad un rispettoso confronto, nella diversità dei ruoli, sulle problematiche del mondo del lavoro a Genova. Il cosiddetto “insulto” non è altro che un’espressione colorita – questo sì -, come può essere usata in privato tra due amici, con la quale indicavo semplicemente al mio interlocutore che il giorno successivo sarei andato a trovare il Cardinale per manifestargli, in modo franco, la mia non condivisione delle considerazioni da lui espresse nel corso di una omelia, il cui testo mi aveva fatto successivamente pervenire, riguardo al piano di dismissioni di Finmeccanica con riferimento al territorio genovese”.