ROMA – Rischia di essere abbattuto l’orso che ha attaccato padre e figlio, ferendoli, in Trentino.
Il presidente della provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha infatti firmato l’ordinanza per dare il mandato al Corpo forestale. Ma il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, non è d’accordo e minaccia di impugnarla.
Fugatti ha ordinato alla forestale di monitorare in maniera intensiva l’area del Monte Peller, in Val di Non, dove è avvenuto l’incontro ravvicinato col plantigrado, per identificare l’orso responsabile e procedere con quanto previsto dalla lettera k del piano Pacobace, cioè l’abbattimento dell’esemplare.
In una lettera di risposta alla Provincia, il ministro Costa però frena: “Solo dopo aver raccolto informazioni scientifiche certe sull’animale coinvolto nell’incidente ai due cittadini si potranno valutare soluzioni tecniche che, a mio parere, non devono tradursi nell’abbattimento”.
“Stiamo valutando – spiega Costa – i presupposti giuridici per una eventuale impugnazione dell’ordinanza”.
L’episodio è ancora tutto da chiarire: non si sa se si tratta di un esemplare maschio o femmina, manca ancora il Dna, così come le cause che hanno spinto l’orso ad aggredire degli esseri umani.
Non è una novità: le orse Daniza e KJ2, tra il 2014 e il 2017, compirono tre aggressioni ed entrambe vennero poi abbattute. E fioccarono le polemiche, come in questo caso.
Le proteste degli animalisti
Oipa Italia ha già annunciato che presenterà un ricorso al Tar, così come Lav: “Siamo pronti a fare il possibile per opporci ad una nuova ingiustizia e per tutelare come sempre anche nelle aule dei tribunali il diritto a vivere liberi, nei loro boschi, di questi splendidi animali”.
Wwf Italia ha descritto l’eventuale ordinanza come una scelta “improvvida e fuori luogo. L’associazione Animalisti Italiani Onlus ha promesso che “una diffida contro la Provincia di Trento, chiedendo l’immediata sospensione dell’ordinanza di abbattimento dell’orso”.
Chiedono l’impugnazione del provvedimento anche i senatori Loredana De Petris (Leu), presidente del gruppo Misto, e Sandro Ruotolo.
Resta il fatto che in Trentino si stima ci siano fra gli 82 ed i 93 plantigradi, a cui si aggiungono i nuovi cuccioli. Numeri che, secondo Fugatti, mettono in dubbio la possibilità di convivenza dell’orso con l’uomo. (Fonte: Ansa).