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Orvieto: 66enne uccide la moglie, la figlia e poi si toglie la vita

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La casa nel centro di Orvieto dove sono stati trovati i tre morti (foto Ansa)

ROMA – Omicidio-suicidio a Orvieto. E’ un fucile da caccia regolarmente detenuto l’arma usata – secondo quanto sta emergendo dalle indagini dei carabinieri – da un orvietano di 66 anni  per uccidere la moglie e la figlia e poi per togliersi la vita nella sua abitazione del centro di Orvieto.

Dagli accertamenti è emerso che le due donne, di 67 e 35 anni, sono state colpite alla sprovvista diverse ore prima del ritrovamento dei corpi. Corpi ritrovati nella notte tra mercoledì e giovedì 14 novembre.

Gli elementi raccolti dai carabinieri portano gli inquirenti a ipotizzare un gesto imprevedibile e d’impeto. In base alle testimonianze finora raccolte, il sessantaseienne, un impiegato, era conosciuto come persona molto riservata e nulla lasciava presagire il duplice omicidio-suicidio, dinamica sulla quale sembrano esserci pochi dubbi. A dare l’allarme è stato il fratello dell’uomo che non sentendolo da alcune ore intorno a mezzanotte si è recato dai carabinieri (la caserma si trova poco distante dall’abitazione). Insieme ai militari si è quindi recato in casa scoprendo quanto successo. Il corpo della figlia è stato trovato in cucina, in una sorta di stanzino quella della madre mentre il cadavere dell’uomo era in un’altra stanza con accanto il fucile. Le indagini sono comunque ancora in corso per definire con precisione quanto successo nella casa. 

Fonte: Ansa.

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