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Oscurati 10 siti internet che vendevano droga e farmaci online

di Daniela Lauria |20 Dicembre 2013 13:06

(Foto Ansa)

ROMA – Oscurati 10 siti internet che vendevano farmaci e droga online. L’operazione dei Nas, in stretta collaborazione con l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), ha appurato che oltre 80 giovani che avevano fatto acquisti sui portali posti sotto sequestro, erano stati ricoverati d’urgenza e sottoposti a cure intensive per via degli effetti altamente tossici delle sostanze assunte.

Tra i prodotti venduti, tutti nocivi per la salute, c’erano anabolizzanti, farmaci senza prescrizione medica e le cosiddette nuove sostanze psicoattive, chiamate anche “smart drugs” o “droghe nascoste”, molto in voga tra i giovani. L’operazione ha visto la collaborazione del Sistema Nazionale di Allerta Precoce del Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il Sistema Nazionale di Allerta Precoce del DPA, già dal 2011 provvede al monitoraggio dei siti che commercializzano sostanze stupefacenti. Grazie a questa attività in questi anni è stato possibile individuare circa 500 pagine web (in lingua italiana e/o con server ubicato in Italia) su cui venivano riportati annunci e offerte di vari tipi di droghe. il 64% di questi siti è stato definitivamente chiuso o bloccato.

Le principali sostanze identificate che venivano vendute online sono cannabinoidi sintetici (JWH018, JWH122, JWH250) catinoni sintetici, ecstasy, ketamina, ma anche droghe “tradizionali” come cannabis, eroina e cocaina.

“Attraverso il monitoraggio del web – si legge in una nota del Dipartimento – è possibile capire in quale direzione si muove la domanda di nuove droghe tra i consumatori e quali sono i loro “gusti” e le loro preferenze e, di conseguenza, permette di individuare le future strategie di mercato”.

Il Dipartimento politiche Antidroga si è inoltre “armato” di un software che sarà messo gratuitamente a disposizione dei genitori per essere applicato ai computer, agli smartphone e ai tablet dei propri figli per impedire loro l’accesso ai siti che vendono sostanze stupefacenti.

 

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