Pacchia di Ostia: 140 medici e infermieri, esami gratis ai parenti Pacchia di Ostia: 140 medici e infermieri, esami gratis ai parenti

Pacchia di Ostia: 140 medici e infermieri, esami gratis ai parenti

Pacchia di Ostia: 140 medici e infermieri, esami gratis ai parenti
Ospedale Ostia: 140 medici e infermieri, esami gratis ai parenti (Foto Ansa)

ROMA – Esami ospedalieri gratis ai parenti, e oltretutto senza neanche seguire le liste di attesa. Sono 141 i medici, paramedici e infermieri dell’ospedale G.B. Grassi di Lido di Ostia denunciati. Una pacchia in ospedale per permettere ad amici e parenti di ricevere subito visite ed esami, completamente gratis. L’indagine della Finanza è cominciata nel novembre 2017 grazie alla denuncia presentata nei confronti di un’infermiera del reparto di Chirurgia. Un’indagine che poi si è estesa a macchia d’olio in tutta la struttura sanitaria.

Dall’esame dei tabulati relativi alle prestazioni erogate e alla raccolta delle testimonianze, la Finanza ha individuato gli artefici e i beneficiari della truffa che, oltre a danneggiare il Servizio sanitario nazionale, ha leso i diritti degli altri utenti che, prenotandosi regolarmente al Cup, dovevano attendere il proprio turno prima di sottoporsi a un esame diagnostico.

La pratica era piuttosto semplice e frequente: la persona che aveva bisogno di una prestazione si rivolgeva a uno dei medici compiacenti che, grazie alla password personale per l’accesso al sistema informativo dell’ospedale, avanzava richiesta all’articolazione competente. Eseguita l’analisi chimico-clinica, gli stessi sanitari venivano in possesso del referto, che provvedevano a consegnare al beneficiario, evitando così il pagamento del ticket alla Regione Lazio.

A usufruire della “corsia preferenziale” 523 tra parenti e amici dei medici ed infermieri, questi ultimi a loro volta beneficiari del sistema illecito. Oltre a dover rispondere all’autorità giudiziaria ordinaria del reato di truffa aggravata ai danni del Servizio sanitario nazionale, gli indagati dovranno vedersela con la Corte dei conti per il danno procurato all’erario. (Fonti Ansa e Agi).

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