"Ospedali al collasso, ma De Luca finanzia i gay". Striscione omofobo di FdI scatena la polemica "Ospedali al collasso, ma De Luca finanzia i gay". Striscione omofobo di FdI scatena la polemica

“Ospedali al collasso, ma De Luca finanzia i gay”. Striscione omofobo di FdI scatena la polemica

"Ospedali al collasso, ma De Luca finanzia i gay". Striscione omofobo di FdI scatena la polemica
“Ospedali al collasso, ma De Luca finanzia i gay”. Striscione omofobo di FdI scatena la polemica

NAPOLI – “Ospedali al collasso, ma De Luca finanzia i gay”. E’ la scritta sfregio apparsa sui manifesti di Omovies, il Festival del cinema Lgbt che da 11 anni si tiene a Napoli. Il messaggio omofobo è stato lanciato da alcuni esponenti di Fratelli d’Italia e campeggia sui cartelloni della manifestazione, attualmente in affissione nei quartieri di Napoli. La scritta a caratteri cubitali copre l’immagine simbolo del festival che ritrae la scena di un bacio tra gli attori Francesco Paolantoni e Patrizio Rispo, tratta dal corto “Luigi e Vincenzo”m che ha vinto numerosi premi. 

La provocazione, promossa anche in un video di FdI,  ha scatenato l’ira delle associazioni Lgbt. “Siamo profondamente indignati dal video realizzato da alcuni esponenti di Fratelli d’Italia a danno del manifesto di Omovies”, ha detto Carlo Cremona, Presidente dell’Associazione I-Ken, che sponsorizza la rassegna cinematografica cofinanziata dalla Regione Campania. “La nostra – continua Cremona – è una affissione completamente regolare, e l’atto di “coprirla” e infangarla con uno striscione intriso di propaganda sessista è assolutamente fuori legge; pertanto gli autori del gesto saranno denunciati e perseguiti secondo i termini legali”.

Omovies, spiega ancora Cremona, è un festival che parla di amore, di libertà, di uguaglianza e di diversità. Ogni anno accorrono da tutto il mondo decine di registi che raccontano storie di minoranze schiacciate e libertà personali oppresse. “Per questo – conclude – ci colpisce tanto, appena terminata l’ultima edizione del festival, questo accanimento da parte di personaggi che alimentano la propria propaganda discriminatoria facendo un danno d’immagine alla nostra manifestazione. L’amore vero non conosce differenze”.

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