Ospedali in difficoltà tra ferie e carenze di medici: ecco i posti di maggiore criticità

Medici, ospedali in crisi tra ferie e carenze di personale: allerta Anaao
Ospedali in difficoltà tra ferie e carenze di medici: ecco i posti di maggiore criticità

ROMA – La carenza di medici specialisti e le ferie estive mettono in crisi gli ospedali. Ad annunciarlo è Carlo Palermo, segretario nazionale Anaao Assomed, che spiega quali sono gli ospedali maggiormente a rischio di criticità. Secondo le stime dell’associazione, questa estate ci sarà un aumento di pazienti, mentre gli specialisti sono in calo di 8mila unità.

Margherita Lopes sul sito dell’Adnkronos riporta le parole di Palermo, che ha spiegato: “Gli ospedali, in primo luogo i pronto soccorso, sono in affanno in molte regioni. L’estate è davvero una stagione difficile. A risentirne di più sono le regioni che hanno avuto la maggior perdita di operatori, complice il blocco del turnover”. E aggiunge, che le maggiori criticità si registrano “in Molise, Lazio, Calabria, Sicilia e Campania”.

Il segretario dell’Anaao ha sottolineato: “In particolare dal 2009 in Molise si è registrato un -39% delle dotazioni di personale. Ma ad essere in affanno sono anche altre regioni che, per vari motivi, partivano nel 2009 già da una dotazione di organico più bassa delle altre, come il Veneto e il Piemonte. In particolare, se guardiamo la dotazione di medici ospedalieri per 100.000 abitanti, il Veneto ne ha 30 in meno rispetto ad esempio all’Emilia Romagna. Dobbiamo ricordare poi che i soldi per il personale sono stati in questi anni il bancomat di molte aziende sanitarie, per ottenere un equilibrio di bilancio”.

Palermo ha aggiunto: “Complici la carenza dei medici, la gobba pensionistica a cui si somma Quota 100 e la concorrenza di privato e Paesi stranieri, che offrono stipendi molto più elevati, il trend è quello di un’uscita dei professionisti dal Servizio sanitario nazionale”.

Il segretario di Anaao Assomed ha sottolineato come Paesi tra cui Svizzera, Francia e Austria offrano stipendi doppi ai medici italiani, oltre al settore privato che assicura un lavoro più tranquillo. I reparti più sofferenti, soprattutto in estate, comprendono il pronto soccorso: “Ma l’elenco è lo stesso delle specialità più carenti: dunque medicina dell’emergenza, anestesia e rianimazione, chirurgia generale, ginecologia e ortopedia. Poi abbiamo altre specialità che presto saranno in emergenza, come medicina interna, psichiatria e pediatria”.

Palermo ha spiegato che gli ospedali risolvono o cercano di tamponare con contratti a chiamata o a gettone: “Alla fine il medico guadagna il doppio, ma bisogna risolvere il problema in modo strutturale. Anche perché non dobbiamo dimenticare che oggi a fare i turni di notte, magari in rianimazione e con emergenze continue, sono colleghi di 60 anni. Abbiamo una popolazione di operatori che invecchia e questo può rappresentare un problema”. Ecco perché quello delle ferie estive “diventa spesso un puzzle micidiale: se si ammala qualcuno crolla tutto”, conclude Palermo. (Fonte Adnkronos)

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