Ostia, cadavere di un uomo dall’apparente età di 40/45 anni è stato trovato nella notte in spiaggia. Il ritrovamento è avvenuto intorno alle 2 all’altezza di Lungomare Vespucci nei pressi di uno stabilimento.
Ostia, l’uomo scoperto in spiaggia era riverso nell’acqua sul bagnasciuga, era vestito e non aveva documenti. Sulla vicenda indaga la polizia.
Ostia, dipendente di uno stabilimento positivo al coronavirus
E sempre da Ostia arriva un’altra storia che ha a che fare questa volta con il coronavirus.
Un dipendente dello stabilimento balneare La Vela è stato trovato positivo al covid dopo un recente viaggio a Milano.
L’uomo, di nazionalità bengalese, a scoperto la positività andando in ospedale.
Per giorni è andato a lavorare con la febbre, ora è finito allo Spallanzani e la struttura sul litorale romano è stata chiusa per permettere tutti i controlli.
“I dipendenti e i gestori dello stabilimento balneare La Vela di Ostia sono tutti negativi, ma devono fare quarantena e procedere a sanificazione dei locali” ha comunicato l’Unità di Crisi Covid-19 della Regione Lazio.
In quarantena anche i sei coinquilini dell’operatore del Bangladesh risultati tutti positivi.
L’Assessore alla Sanità del Lazio: “Serve massima responsabilità”
L’Assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato fa sapere che il lavoratore “ha dichiarato di aver avuto la febbre fin dal 14 luglio e dolori muscolari già dal 12 di luglio“.
Nonostante ciò “ha lavorato presso la struttura fino al 16 luglio”.
D’Amato ha quindi lanciato questo appello in cui chiede di rimanere a casa se si hanno sintomi:
“Questa circostanza la considero grave e chiediamo la massima responsabilità. Con la febbre e con sintomi si deve rimanere a casa e contattare un medico. Non è possibile che si vada in giro o al lavoro. Comprendo le esigenze lavorative e di proseguire nelle proprie attività, ma il rischio è troppo elevato per la collettività” (fonte: Ansa, Leggo).