ROMA – Potrebbe esserci un regolamento di conti o una vicenda di racket dietro l’agguato compiuto la sera di giovedì 23 novembre alla pizzeria di Ostia Disco Giro Pizza in cui sono stati gambizzati il padre della titolare e un pizzaiolo. E’ quanto ipotizza la polizia, che non esclude però nessuna pista. Entrambi i feriti hanno alle spalle una segnalazione per uso di sostanze stupefacenti e il pizzaiolo anche un precedente di qualche anno fa per lesioni e danneggiamento.
Venerdì mattina sono stati ascoltati alcuni conoscenti dei due feriti, ricoverati in ospedale ma non in pericolo di vita, e testimoni del ferimento avvenuto verso le 22 in via delle Canarie dove un uomo, che indossava un casco, è entrato nel locale e ha sparato ferendo il padre della proprietaria, un italiano di 50 anni, e il pizzaiolo di 41 anni.
Nella notte la polizia ha ritrovato uno scooter dato alle fiamme utilizzato con ogni probabilità dall’autore dell’agguato in pizzeria. Si trovava a poca distanza dal luogo del ferimento. Al vaglio degli investigatori le immagini delle telecamere di zona.
L’ipotesi è che l’uomo che ha sparato abbia agito con almeno un complice.La neo-eletta presidente del decimo municipio di Roma, Giulia Di Pillo (Movimento 5 stelle), ha definito quanto avvenuto “un episodio gravissimo da condannare senza se e senza ma. Spero siano trovati al più presto i responsabili. Noi faremo la nostra parte, ma l’amministrazione municipale da sola non può farcela, serve sinergia tra istituzioni locali e nazionali per sconfiggere la criminalità organizzata”.
Intervenendo a La Radio ne parla su Radio 1 Rai, Di Pillo ha chiesto l’intervento del ministero dell’Interno: “Se si tratta di episodi mafiosi? I fatti da soli parlano. Ci vuole collaborazione istituzionale. Ho intenzione di convocare tutte le forze dell’ordine, vedrò la sindaca Raggi per stimolare un intervento di nuovo del ministro Minniti. Dobbiamo potenziare le forze dell’ordine, controllare le attività commerciali. Dobbiamo stimolare gli sportelli antiusura, metterci al fianco dei cittadini per far sì che denuncino quel che succede. Bisogna far venire alla luce tutto quello che non si sa – ha detto ancora Di Pillo -. I cittadini se vanno a fare una denuncia non bisogna lasciarli soli. Serve un grande progetto per sostenerli. La politica superi le differenze di vedute, spero lavoreremo in Consiglio municipale tutti insieme”.