L’ex governatore d’Abruzzo Ottaviano Del Turco è stato rinviato a giudizio dal Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Pescara, Angelo Zaccagnini, nell’ambito dell’inchiesta sulla sanitopoli abruzzese che il 14 luglio 2008 decapitò la giunta regionale portando in carcere, oltre al governatore, assessori, consiglieri regionali e manager.
Oltre a Del Turco sono stati rinviati a giudizio 27 imputati, tra persone e società. Il processo a loro carico prenderà il via il 15 aprile 2011. Secondo quanto si è appreso la competenza territoriale rimarrebbe del Tribunale del Tribunale di Pescara.
La competenza territoriale resta al Tribunale di Pescara, tranne che per il reato di concussione contestato all’assessore regionale alla sanità Vito Domenici (giunta Pace, di centrodestra, precedente a del Turco) di cui si occuperà il Tribunale di Sulmona (L’Aquila), e per due falsi contestati all’ex funzionario della Asl di Chieti Gianfranco Martini, di cui il Gup Zaccagnini ha disposto che si occupera’ il tribunale teatino.
Il gup ha inoltre fissato al 10 gennaio l’udienza per gli imputati che hanno optato per il rito abbreviato (ex presidente regionale Giovanni Pace, centrodestra, precedente a Del Turco; ex vice presidente Fira Vincenzo Trozzi; avvocato Pietro Anello) o per il patteggiamento come Giordano Cerigioni. Per quanto riguarda l’ex presidente Fira Giancarlo Masciarelli, che ha chiesto il patteggiamento, il Gup di Pescara ha disposto la trasmissione degli atti al presidente del Tribunale, in quanto il patteggiamento ha per oggetto anche reati a lui contestati anche in un’altra inchiesta. Tra i 28 rinviati a giudizio nell’inchiesta sulla sanitopoli, oltre a Del Turco, figurano il parlamentare del Pdl Sabatino Aracu, l’ex patron di Villa Pini Vincenzo Maria Angelini – imputato e allo stesso tempo parte lesa nel procedimento – l’ex manager della asl di Chieti Luigi Conga, gli ex assessori regionali della giunta Del Turco, Bernando Mazzocca (Sanità) e Antonio Boschetti (attività produttive), l’ex segretario generale dell’ufficio di presidenza della Regione (all’epoca di del Turco) Lamberto Quarta, l’ex capogruppo regionale del Pd Camillo Cesarone.
Tutto nasce da una inchiesta sulla cartolarizzazione dei debiti della sanita’, effettuata da quello che viene definito il deus ex machina bipartisan, quel Giancarlo Masciarelli a capo della finanziaria regionale che, nominato dal centrodestra, fu poi confermato da Del Turco. Angelini è il grande accusatore della sanitopoli abruzzese con le sue dichiarazioni sul pagamento di tangenti, secondo l’accusa, rigorosamente bipatisan, come hanno accertato i pm di Pescara, tanto che tra gli accusati figurano anche esponenti di primo piano del centrodestra abruzzese come l’on. Sabatino Aracu (Pdl), l’ex presidente della Regione Giovanni Pace (An) e l’ex assessore alla sanità Vito Domenici (Fi).