P4, Lavitola: "Sullo sfondo la combriccola degli 'amici degli amici'"

ROMA – ''Ciò che emerge chiaramente dall'inchiesta sulla cosiddetta P4 è che Bisignani e i suoi dante causa, piuttosto che di un'attività di lobby a fini politici, si occupavano di concreti interessi economici derivanti da affari conclusi grazie alla combriccola degli 'amici degli amici'": è quanto dice il direttore dell'Avanti! Valter Lavitola, indagato nell'inchiesta P4.

''A mio parere, però – aggiunge – si sta nobilitando in modo eccessivo la figura di un 'topo di corridoio', che ha pensato solo ad arricchirsi e ad alimentare la sua fama di 'super potente'. Sono comunque convinto che molto presto i fatti supporteranno le mie parole e si vedrà chiaramente che si è trattato solo di uno dei più clamorosi casi di autoreferenzialità''.

''Per quanto mi riguarda – dice ancora Lavitola – rivendico orgogliosamente il fatto che dalle carte emerge che il sottoscritto non ha mai considerato Bisignani, nemmeno per gli auguri di Natale, ritenendola una persona poco intelligente e molto chiacchierona. Mi sorprende però che potesse riscuotere tanta credibilità. Come tutti, anche io sapevo che era uomo di fiducia di Gianni Letta, ma credevo gli 'sbrigasse le faccende'. Ora però – conclude – mi chiedo: si tratta di un vero potente o di un bluffeur?''.

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