P4, per i pm: "Bisignani influì sulla Rai". Le intercettazioni con Masi

NAPOLI – I rapporti di Luigi Bisignani con i mass media ”costituiscono uno dei punti di rilievo che caratterizzano l’attivita’ del sodalizio”. Lo scrivono i pm Henry John Woodcock e Francesco Curcio in un paragrafo della richiesta di misura cautelare nell’ambito dell’inchiesta sulla P4. ”I rapporti con la Rai costituiscono un momento rilevante nella strategia mediatica del gruppo”.

Nella richiesta i pm riportano il verbale delle dichiarazioni rese dall’ex direttore generale della Rai Mauro Masi definendole ”sintomatiche del potere di incidenza e condizionamento esercitato da Bisignani sull’azienda che gestisce il servizio pubblico di informazione radiotelevisiva”.

Masi ha spiegato ai magistrati di aver conosciuto Bisignani nel 1995 quando era portavoce di Dini e di aver incontrato lui e il parlamentare del Pdl Alfonso Papa ”tre o quattro anni fa”. Piu’ volte Masi risponde ai pm chiarendo il contenuto di alcune intercettazioni di telefonate con Bisignani.

”Nella conversazione in esame faccio riferimento alla posizione che riguardava Gianni Minoli, che come dico mi era stata segnalata anche da Gianni Letta; in particolare con Bisignani si parlava della nomina di Minoli come responsabile delle attivita’ della Rai per la celebrazione dei 150 anni dell’Unita’ d’Italia; Minoli mi veniva segnalato quotidianamente anche da Amato che e’ il presidente del comitato dei garanti delle celebrazioni dei 150 anni dell’Unita’. Nella sintesi della conversazione si dice e si parla di ‘fregare’ Ruffini nel senso che Ruffini non voleva ospitare sulla seconda serata di Rai Tre la trasmissione di Minoli, di fatto poi e’ accaduto il contrario, nel senso che ha avuto ragione Ruffini e continua ad andare in onda in seconda serata su Rai Tre ‘Parla con me’ della Dandini. Dunque cio’ che ci diciamo con Bisignani nella conversazione non e’ accaduto rispetto a quello che riguarda Ruffini. Il Massimo a cui si fa riferimento e’ Massimo Liofredi che proteggeva la Setta che io non volevo; la ‘lei’ cui si fa riferimento e’ la Setta. Effettivamente nelle conversazioni io dico a Bisignani di informare di tali questioni il dott. Letta e cio’ perche’ Bisignani e’ sicuramente piu’ legato a Letta di quanto lo sia io. Bisignani per la verita’ insieme a tanti altri mi ha chiesto la cortesia di far lavorare Monica Setta, ma io non l’ho ‘rinnovata’ perche’ fa una televisione che non mi piace. Per la Setta mi hanno chiamato esponenti di tutto l’arco costituzionale…”.

Si fa poi riferimento a un’altra telefonata: ”Io chiesi a Bisignani di mettermi in contatto con Capezzone sapendo che avevano buoni rapporti…anche per Anna La Rosa mi ha telefonato tutto l’arco politico istituzionale, ritengo compreso Bisignani, sponsorizzando la La Rosa ai servizi parlamentari; anche per Anna La Rosa, come per la Setta, io ero contrario”.

Masi commenta poi un’altra conversazione intercettata. Masi spiega di aver chiesto a Bisignani di informarsi presso Letta su ”quale fosse l’atteggiamento della politica su talune questioni inerenti alle nomine Rai (riferite al digitale); ribadisco che chiedevo a Bisignani di parlare con Letta perche’ i due avevano un rapporto piu’ diretto e piu’ personale…insomma ho sempre utilizzato Bisignani per sondare il clima politico riferito in particolare al dott. Letta e ad altri personaggi politici e cio’ in termine di consiglio”.

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