Padova, aggredito con bastoni e catene consigliere comunale anti-Rom

PADOVA – E’ stato aggredito con bastoni e catene da un gruppetto vicino ai centri sociali il consigliere comunale Vittorio Aliprandi, che mercoledì era stato condannato dal tribunale di Padova per la violazione della legge Mancino dopo che aveva messo su Facebook delle frasi offensive verso i Rom. Aliprandi, capogruppo della civica “Per Padova con Marco Marin” (Pdl), era assieme al figlio in piazza Duomo quando è stato bloccato e aggredito da alcuni giovai, due dei quali sono stati fermati da passanti e portati in Questura.

Aliprandi, in compagnia del figlio, era appena uscito da un ufficio bancario quando è stato aggredito. Con un gruppo di aderenti al centro sociale Pedro, sabato scorso il consigliere comunale e il figlio avevano avuto un acceso battibecco prima della manifestazione sul precariato, poi annullata perché alcuni esponenti del centro sociale avevano sfasciato un banchetto di raccolta firme della Lega Nord. Il consigliere comunale assieme al figlio sono stati portati al pronto soccorso per alcuni controlli.

“E’ un episodio gravissimo – commenta il sindaco Flavio Zanonato – in città ci sono dei veri e propri criminali: mi aspetto che la polizia e la magistratura siano molto netti nei confronti di questa gentaglia. Bisogna farla finita con la violenza politica e la prevaricazione”. “È molto grave quanto accaduto a Padova al consigliere comunale Vittorio Aliprandi, a cui esprimo la mia personale solidarietà. È un fatto esecrabile che ci riporta al clima di anni passati che vogliamo non ritornino più”, ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. “A questo nuovo intollerabile clima di violenza – conclude il presidente – deve, subito, subentrare una nuova stagione di dialogo, civiltà e tolleranza”.

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