PADOVA – Stava facendo una pedalata lungo la pista ciclabile Treviso-Ostiglia, quando ha avvertito un dolore lancinante alla gamba destra. Ha abbassato lo sguardo e quando ha visto la ferita sanguinante ha realizzato di essere finito nel mirino di un cacciatore. E’ accaduto domenica mattina a San Giorgio delle Pertiche, frazione di Arsego.
Il ciclista è un 59enne originario di Sant’Ambrogio di Trebaseleghe: in sella alla sua bici si era avventurato per una lunga pedalata domenicale. Stava rientrando a casa quando all’improvviso ha udito uno schioppo di fucile e poi un forte bruciore alla gamba: un cacciatore in agguato nei paraggi lo ha colpito, si spera per sbaglio. Nonostante la ferita, il ciclista ha cercato invano di individuare lo sparatore ma senza trovarlo. Si è poi recato al più vicino Pronto Soccorso, a Camposampiero per farsi medicare.
Per i medici non vi era alcun dubbio: i due pallini estratti dalla gamba provenivano da un fucile da caccia. L’uomo è stato medicato e suturato e dimesso con prognosi di 9 giorni. Come riporta Il Mattino di Padova:
È subito scattata la segnalazione all’Arma dei carabinieri, che hanno sentito la parte lesa identificando anche il luogo del ferimento. Le indagini per inchiodare alle sue responsabilità lo sparatore e denunciarlo sono affidate ai carabinieri di Camposampiero, competenti sul territorio di Arsego. Intanto è stata informata l’Autorità Giudiziaria.
Arrabbiato e incredulo il ferito. «Io ero lì per caso, al mio posto ci poteva essere un bambino», dichiara il cinquantanovenne di S. Ambrogio. «Dico solo che questi cacciatori sparano a vanvera». Per fortuna lui è stato colpito alla gamba e se la caverà con pochi giorni di riposo, ma avrebbero anche potuto ammazzarlo.