Padova, "cresta" sulle carte benzina. Denunce e impianti chiusi

PADOVA – Sono quasi 400mila i litri di carburante venduto in maniera irregolare da pompe di benzina poste sotto sequestro dagli uomini della Guardia di Finanza di Padova che nelle ultime settimane hanno condotto una vasta operazione di controllo degli impianti di erogazione di benzina e diesel nel territorio padovano.

Due gestori di impianti sono stati denunciati per truffa in quanto facevano la "cresta" sui pagamenti effettuati con le carte carburanti dai camionisti. Il trucco era semplice: all'atto del pagamento, approfittando di attimi di distrazione o dell'eccessiva fiducia loro accordata dai camionisti, i gestori addebitavano sulla carta carburante del cliente una quantità di litri superiore a quella effettivamente erogata.

Nel solo 2011, secondo le stime della guardia di finanza i due gestori hanno così erogato 33mila litri di carburante "fantasma" per un controvalore di quasi 60mila euro.

Gli investigatori agli ordini del colonnello Ivano Maccani hanno condotto negli ultimi mesi oltre 200 prove di erogazione con il sequestro di 24 colonnine di erogazione che, tarate al ribasso, immettevano nei serbatoi una quantità di carburante inferiore rispetto a quella indicata sui display.

Altri 370mila litri erogati irregolarmente sono contestati ai responsabili di nove impianti aziendali di erogazione di carburanti: tutti sanzionati per la mancanza del necessario certificato di prevenzione incendi. I nove imprenditori sono stati segnalati alla Procura della Repubblica per violazione delle norme al Testo Unico sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro.

Nella rete dei controlli delle Fiamme Gialle sono finite anche le schede carburante. In questo caso i "furbetti del timbro" si sprecano, se si pensa che sono state rinvenute centinaia di schede in possesso di soggetti non aventi titolo, che le utilizzavano e le compilavano illecitamente. In un caso, in particolare, è stato individuato un "furbetto" specializzato nella predisposizione delle schede, che le cedeva successivamente ad aziende compiacenti pronte ad inserirle in contabilità per incrementare fittiziamente i costi.

I controlli hanno riguardato, infine, anche il carburante agevolato destinato alle aziende ortoflorovivaistiche. Sono 11 le violazioni riscontrate nei confronti di altrettante imprese presso le quali sono stati sequestrati 9.000 litri di gasolio agricolo agevolato utilizzati per finalità diverse da quelle previste dalla legge.

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