X

Padova: da tre anni è cieca, ma la Rai vuole lo stesso il canone

di Lorenzo Briotti |18 Dicembre 2009 18:07

Augusta Beghetto ha 84 anni e da oltre tre non ci vede più per colpa di un  intervento mal riuscito agli occhi: distingue solo le ombre con l’occhio destro e si orienta nel suo appartamento grazie all’abitudine di compiere gli stessi passi che ormai percorre da anni. Tuttavia nonostante la sua quasi totale cecità, la signora Beghetto deve continuare a pagare i 106 euro del canone Rai.

«Io la televisione non posso più vederla – spiega – Non ci riesco, purtroppo. Ascolto le voci, che mi fanno compagnia, ma nulla più. La tengo per abitudine». Tanto che il canone ha continuato a versarlo essendo una tassa “di possesso” anche l’anno seguente l’operazione che l’ha resa di fatto non vendente ma lei dall’anno dopo non ha voluto più pagare il canone. «Non lo ritenevo giusto – si difende Augusta – Ho anche spiegato il motivo per cui non volevo pagare l’abbonamento e dimostrato le mie condizioni di salute». Ma niente da fare, il canone va comunque pagato. Anzi, alla signora è pure arrivata una “sanzione per interessi” di 66,07 euro.

Ora della vicenda se n’è occupato il presidente dell’Osservatorio del cittadino contribuente, Nicola Ramundo, che intende fare un vero e proprio manifesto di lotta: «Anzitutto faremo ricorso a “mamma” Rai – spiega Nicola Ramundo – non tanto per non pagare il canone, quanto perché venga immediatamente tolta la sanzione per interessi. Inoltre ci piacerebbe che riguardo a questa battaglia civile, accanto alla signora Beghetto si schierassero anche il sindaco e magari pure qualche parlamentare cittadino».

Scelti per te