Padova, neonata ricoverata a 6 mesi per traumi da scuotimenti continui: è positiva alla cocaina

E’ stata trovata positiva alla cocaina una neonata di sei mesi ricoverata da inizio maggio all’ospedale di Padova per emorragia cerebrale. Sul caso sono stati sentiti i genitori perchè tra le ipotesi prese in considerazione dai Carabinieri vi è anche quella che la piccola abbia subito dei maltrattamenti. La bimba, come riportano i giornali locali, era stata trasferita d’urgenza dall’ospedale di Chioggia il 9 maggio dove era stata portata due giorni prima in preda a malesseri e vomito. Sarebbero stati notati anche dei traumi sul corpicino. 

Padova, neonata ricoverata a 6 mesi per traumi da scuotimenti continui

Ma non c’è solo la positività alla cocaina della piccola perché gli esami medici portati avanti dall’equipe di Pedriatria dell’ospedale di Padova hanno dimostrato come la causa dei traumi che avevano portato la neonata al Pronto soccorso dell’ospedale di Chioggia fossero riconducibili ad uno scuotimento violento e continuo, probabilmente per farla smettere di piangere.

La bambina ora è fuori pericolo. Non è più ricoverata su un letto della Terapia intensiva del reparto di Pediatria di Padova ma da alcuni giorni è stata spostata nel reparto ordinario, dov’è tenuta in osservazione. Al momento, scrive il Gazzettino, sembra escluso il ritorno dai genitori.

La Procura di Venezia al momento ha aperto un fascicolo 45 senza ipotesi di reato e senza indagati. La cocaina, rintracciata attraverso l’esame del capello, non sarebbe stata ingerita ma assorbita per vicinanza. Nei primi giorni d’indagine la procura aveva anche fatto ascoltare la madre della bambina dai carabinieri di Chioggia che avevano anche cercato di mettersi in contatto con il padre della piccola di cinque mesi.

Si indaga sul contesto familiare

Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri, la bimba faceva parte di un contesto familiare allargato in cui avevano qualche ruolo anche un ex compagno della madre e altri parenti o conoscenti. Sembra perfino che la notte in cui è capitato il presunto incidente, causa dell’emorragia, la piccola fosse stata affidata in custodia a terzi, ma non è chiaro se il periodo della custodia coincida, o meno, con quello dell’incidente.

Gestione cookie