Una ragazzina è stata pestata in classe da una compagna. E il prof continuava a fare lezione Una ragazzina è stata pestata in classe da una compagna. E il prof continuava a fare lezione

Padova, compagna di scuola la picchia. Il padre: “Il prof continuava a fare lezione”

Una ragazzina è stata pestata in classe da una compagna. E il prof continuava a fare lezione
Padova, compagna di scuola la picchia. Il padre: “Il prof continuava a fare lezione”

PADOVA – All’improvviso è corsa verso la sua compagna di classe e l’ha aggredita. L’ha atterrata sul banco, “afferrandola per i capelli e facendole sbattere la testa ripetute volte“. Poi, non paga, “l’ha scaraventata a terra, sferrandole alcuni calci”. E’ la scena di inaudita violenza descritta nella denuncia di un padre a Padova. La figlia, 13 anni appena, sarebbe stata picchiata da una sua compagna di scuola. E il prof di Disegno avrebbe continuato a fare lezione.

La rissa è scoppiata lo scorso 20 gennaio in una scuola media di Padova. Secondo quanto riportato dal Mattino di Padova, la responsabile del pestaggio è un’adolescente difficile, per nulla rispettosa delle regole, ospite di una comunità e alle spalle due genitori problematici.

Erano le 12,50 quando la furia della ragazzina si è scagliata contro la sua coetanea. Il motivo? Nessuno sa dirlo. Quel che è certo è che la vittima è finita all’ospedale. Il referto parla di un trauma cranico facciale minore con prognosi di tre giorni, raddoppiati in seguito a un’ulteriore visita specialistica.

I genitori della ragazzina hanno denunciato l’alunna, ma anche il prof e la preside della scuola. I reati ipotizzati sono di lesioni volontarie e omessa vigilanza. Il padre accusa il docente di non aver fatto nulla per fermarla. “Mentre mia figlia veniva picchiata, il docente continuava la lezione senza intervenire”, si legge nella denuncia trasmessa in procura.

Solo al termine del pestaggio, alcune compagne, fino a quel momento rimaste bloccate dalla paura, hanno aiutato la ragazzina a rialzarsi e l’hanno accompagnata dai bidelli per telefonare a casa. Quando il padre è giunto a scuola ha visto la figlia nell’atrio con il ghiaccio in testa.

 

“È assurdo quello che è accaduto in classe, irreale – riferisce l’uomo ai quotidiani locali – E quando stavamo allontanandoci dall’istituto, Lorenza ha gridato a mia figlia “Ti spacco la faccia, ti ammazzo”. Solo parlando con i bambini ho scoperto una realtà che non conoscevo: la situazione di questa ragazzina era nota. Fin dal dicembre scorso quando è stata aggregata alla classe, in più occasioni ha insultato e minacciato i professori. Le famiglie dovrebbero essere informate. Invece nella scuola tutti fanno a scaricabarile”.

La scuola ha intanto avviato un procedimento disciplinare nei confronti della ragazzina manesca e stanno valutando quale provvedimento sanzionatorio adottare, non esclusa l’espulsione.

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