Padova, prostituta uccisa per 200 euro: l’omicida confessa

L’uomo fermato per l’omicidio a Monselice della ballerina di lap dance e prostituta Iulsa Sousa Moreira è Simone Maistrello, 35 anni, residente a Carceri, piccolo centro a pochi chilometri dal luogo del delitto. Maistrello ha confessato il delitto ai Carabinieri. Nella stanza d’albergo dove l’omicida si era rifugiato, a Montagnana, i militari hanno trovato i vestiti intrisi del sangue della vittima che l’uomo indossava al momento dell’assassinio e l’arma del delitto, un coltello.

Una volta in caserma, l’assassino, coetaneo della vittima, è caduto più volte in contraddizione prima di ammettere l’addebito e di rendere una liberatoria confessione davanti al pm Maria Ignazia D’Arpa ed al comandante del nucleo investigativo dei carabinieri maggiore Francesco Rastelli. Ha precisato di avere agito allo scopo di rapinare alla vittima duecento euro. E’ stato portato in stato di fermo nella casa circondariale di Padova, a disposizione dell’autorità giudiziaria, cui dovrà rispondere dei reati di omicidio e rapina pluriaggravati.

Simone Maistrello, operaio dalle occupazioni saltuarie, secondo quanto detto dallo stesso ai carabinieri, era in procinto di partire per la Germania dove avrebbe avuto alcuni contatti per una nuova occupazione. All’uomo i carabinieri sono arrivati controllando i tabulati telefonici della vittima. Sarebbe stato l’ultima persona a parlare con Iulsa Sousa Moreira.

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