Padova. Traditori diventano maiali in una pubblicità: Comune insorge

PADOVA – Cartelloni con il muso di un maiale coperto da parrucche e scritte tipo ''era la compagna ideale'' o ''era il fidanzato ideale'', ideati e affissi per la campagna pubblicitaria di una agenzia investigativa, ma che a Padova hanno scatenato una polemica con una ferma presa di posizione della consigliera comunale Milvia Boselli, che parla di manifesti ''lesivi delle dignita' della persona umana''.

Boselli, nel 2009, si era scagliata contro la campagna pubblicitaria di una societa' di abbigliamento femminile che raffigurava due 'poliziotti' che con fare sadico perquisivano due donne in abiti succinti, e l'Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria li aveva fatti rimuovere da tutto il territorio nazionale.

Secondo la consigliera, sono inaccettabili le affermazioni dell'amministratore delegato dell'agenzia investigativa che, sentito dalla stampa locale, parla di un messaggio forte e impattante, considerato geniale da molti pubblicitari; di un'immagine paradossale ed ironica e che punta sull'intelligenza di chi la guarda.

''La pubblicita' e' un potente mezzo per suggerire occultamente e diffondere modelli di comportamento – ha detto la consigliera Boselli – e' un veicolo importante anche da un punto di vista educativo. Il messaggio di questa pubblicita' e' volgare e stimola l'aggressivita'.

Per questo motivo ho provveduto, anche su sollecitazione di molti cittadini e associazioni che operano nel campo dei diritti e contro la violenza, a segnalarla al Comitato di Controllo dell'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria perche' in contrasto con quanto stabilito dal Codice dell'Istituto stesso e in particolare, all'art. 9, divieto di rappresentazioni di violenza fisica o morale o tali che debbano ritenersi indecenti, volgari o ripugnanti e all'art. 10, rispetto per la dignita' della persona umana''.

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