Padova, ragazza offre verginità ad Ahmadinejad

Lo trova sensuale «perchè è l’ultimo eretico del nostro tempo, perchè nega l’olocausto e pensa di usare l’atomica, perchè mette a tacere l’opposizione e minaccia l’America». E le piace anche «per il suo anticonformismo, la sua voce, la mimica trattenuta, l’intonazione ferma e calma». Parola di Silvia Valerio, 19 anni, padovana che racconta della sua “cotta”, a metà strada tra operazione di marketing e provocazione per il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad.

Forse più la prima, visto che la sua passione è diventata un libro, “C’era una volta un presidente – Ius primae noctis “(Vallecchi editore), diventato un piccolo caso editoriale. «Ma no – racconta la giovane al Corriere Veneto – se avessi voluto provocare, avrei scelto Bin Laden. Invece a me piace lui. Vorrei offirgli il mio fiore ancora puro» dice con un fare malizioso, immaginandosi anche come una «meravigliosa macchina da tortura».

Silvia Valerio, sorella di Anna K. Valerio, 29 anni, che dirige una collana erotica, si “giustifica” ricordando le delusioni avute dagli uomini: un maestro di 50 anni di tango, abbandonato «perchè inconsistente», e il professore di filosofia, «prigioniero di se stesso e incapace di sostenere certi sguardi». E se dovesse riuscire a sedurre il presidente, la ragazza  ipotizza anche cosa farà: «Non la scrittrice, in un mondo dove non c’è molto di cui lamentarsi si può anche rinunciare a scrivere»

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