Padre di Veronica Panarello: “Urlava: mi hanno rubato Loris… Mi ha chiesto prosciutto e provola”

Veronica Panarello sorretta da marito all'uscita dalla Questura di Ragusa.
Veronica Panarello sorretta da marito all’uscita dalla Questura di Ragusa.

RAGUSA – “Veronica è sempre stata una ragazza vivace, tranquilla, amante della famiglia e dei suoi piccoli” racconta Francesco Panarello, il padre di Veronica, accusata per l’omicidio del figlio Andrea Loris Stival, intervistato da Quarto Grado. “Con Loris era un amore di mamma. Non c’è mai stato nessun problema: stavamo sempre insieme cucinavano insieme. Lui diceva: Mamma facciamo questo mamma facciamo quello”, racconta ancora il padre di Veronica, parlando delle ore trascorse tra la scomparsa e il ritrovamento di Lorys: “Mia figlia mi aveva avvisato che il piccolo era sparito e mi aveva detto: Mi hanno rubato Lorys. L’ho vista appena sono arrivato a Santa Croce. Era disperata e le ho detto: ‘Fatti coraggio, lo troviamo’. Alla sera eravamo dai carabinieri, in caserma, e ci hanno avvisato che l’avevano trovato. È crollata lì povera, povera mamma. Ha fatto un urlo straziante, disumano”.

“Non abbandonerò Veronica. Mai. Per nessun motivo. Finché tutto non sarà finito. Credo nell’innocenza di mia figlia. Non può averlo fatto. È ancora una bambina. Anche in carcere rimane la mia principessa, perché non ha fatto niente”: ripete ancora Francesco Panarello. “Nei giorni prima dell’arresto – aggiunge – era sempre straziata dal dolore: non mangiava, non beveva, era diventata una larva umana. Voleva andarsene con Lorys. Quando andrò a trovarla in carcere le porterò quello che mi ha chiesto: prosciutto e provola. Vuole tenersi su per difendersi e combattere fino alla fine, perché è innocente”.

(foto Ansa)

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