Ha picchiato il figlio con le ortiche e ha violentato la moglie. Con queste accuse un 40enne di Trento è stato condannato a sei anni e otto mesi di reclusione.
A raccontare la storia è l’Adige. A denunciare l’uomo è stata la moglie “quando ha trovato il coraggio, la forza di lasciare la casa dell’uomo, di trovare rifugio e aiuto nelle istituzioni e quindi portare davanti al giudice il marito-padrone con l’appoggio del suo avvocato”.
Il racconto choc
L’uomo, secondo le accuse, “dettava legge e imponeva il suo volere in quella casa. A partire da un atteggiamento prevaricatore nei confronti del figlio che veniva attaccato verbalmente perché aveva comportamenti che il padre non giudicava “da uomo vero”. E che poi sarebbe stato colpito con un mazzo di ortiche per essere raddrizzato. Ortiche poi sarebbero state lasciate in un vaso perché lui, il piccolo, sapesse che potevano essere usate ancora contro di lui. Ma il bambino non era l’unico a subire i comportamenti dell’uomo. A patirne le conseguenze maggiori, la madre, la moglie. Minacciata e quindi costretta a subire rapporti sessuali. Trattata come una serva, sottomessa. E umiliata”.