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Imporre una paga inferiore ai minimi di legge? Per la Cassazione è estorsione

di Elisa D'Alto |20 Novembre 2012 20:28

Imporre una paga inferiore ai minimi di legge? Per la Cassazione è estorsione

ROMA – Ti costringono ad accettare uno stipendio inferiore rispetto a quanto ti spetta secondo i minimi retributivi? Per sentenza della Cassazione questo comportamento è illegale ed è anzi estorsione. Ecco come sintetizza la vicenda il Sole 24 Ore:

I titolari di un’azienda commerciale erano accusati di aver costretto alcuni dipendenti ad accettare somme inferiori rispetto a quelle indicate in busta paga. In particolare, il datore di lavoro avrebbe messo i lavoratori di fronte all’alternativa di accettare le somme o interrompere il rapporto di lavoro. Dopo le condanne di merito, la vicenda approda in Cassazione. I titolari della società criticano il ragionamento della Corte di appello: i magistrati non avrebbero considerato la differenza che intercorre tra l’ipotesi di minaccia di licenziamento se il dipendente non accetta una retribuzione inferiore ai minimi contrattuali, e quella di prospettare allo stesso la necessità di dimettersi se il trattamento economico corrisposto non è ritenuto adeguato.

Di diverso avviso la Cassazione, che, dichiarando inammissibile il ricorso, ritiene irrilevante se la minaccia sia consistita nel licenziamento o nella prospettazione di dimissioni. L’evento ingiusto, prosegue l’estensore, va rappresentato proprio nell’interruzione del rapporto di lavoro, essendo le dimissioni un fatto solo apparentemente volontario ma sempre imposto dalla abusiva condotta altrui.

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