Palermo, acqua non potabile...anzi sì. Comunicato diffuso dall'Amap era incompleto Palermo, acqua non potabile...anzi sì. Comunicato diffuso dall'Amap era incompleto

Palermo, acqua non potabile…anzi sì. Comunicato diffuso dall’Amap era incompleto

Palermo, acqua non potabile...anzi sì. Comunicato diffuso dall'Amap era incompleto
Palermo, acqua non potabile…anzi sì. Comunicato diffuso dall’Amap era incompleto (foto Ansa)

PALERMO – In poche ore, l’acqua di Palermo passa da non potabile a potabile, per un errore di comunicazione che ha generato imbarazzo istituzionale e spavento fra i cittadini già preoccupati, come tutti gli Italiani, per la diffusione del coronavirus. Il sindaco Leoluca Orlando, costretto a metterci due volte “la faccia”, rassicura la città ma non lesina critiche al “suo” distributore di acqua. 

​Quando si è diffusa la notizia dell’ordinanza sindacale che vieta l’uso dell’acqua per il consumo umano, ma anche per gesti quotidiani come il lavarsi i denti, scatenando timori e corsa all’acquisto di quella in bottiglia, tocca al sindaco Leoluca Orlando provare a disinnescare l’allerta, assicurando che l’acqua distribuita è nella norma e parlando di “diffusione di un comunicato stampa incompleto da parte dell’Amap, l’azienda comunale acquedotti, circa l’emissione di una ordinanza sindacale relativa “alla presunta inidoneità per uso umano dell’acqua distribuita in ampia parte della città”.

Orlando chiarisce che “la firma dell’ordinanza è un atto dovuto di fronte ad una nota formale inviata dall’Azienda sanitaria provinciale all’amministrazione comunale, ma tutti i dati relativi alla qualità dell’acqua distribuita in città ne confermano la potabilità e la qualità per uso umano”. 

Il 25 febbraio, i tecnici dell’Asp hanno infatti eseguito alcuni prelievi in uscita dai serbatoi “Petrazzi” che alimentano, con altri, la rete idrica della città. Da tali analisi, i cui risultati sono stati trasmessi ad Amap il 28 febbraio, sono risultate alcune presenze superiori a quelle consentite per Solfati e Alluminio ed altri agenti inquinanti. Amap si è immediatamente attivata per la verifica, anche con interventi di maggiore clorazione, monitorando costantemente fino al 5 marzo e lungo tutta la rete di distribuzione interessata la qualità dell’acqua. Da tutti gli esami eseguiti in tutti i punti di presa e per tutti i giorni verificati risulta che “non vi è alcun problema di carattere microbiologico nell’acqua distribuita in rete”.     

Nonostante ciò, e non avendo potuto provvedere ad ulteriori esami autonomi successivi al 25 febbraio, spiegano dal Comune, l’Asp, ha richiesto oggi l’emissione di una ordinanza sindacale che il primo cittadino, quale autorità sanitaria cittadina non può non firmare. “Specialmente in una situazione di già grave nervosismo legato alla situazione sanitaria del Paese – dice Orlando – è auspicabile che da parte di tutti e soprattutto da parte dei soggetti istituzionali vi sia la massima collaborazione per non alimentare psicosi di alcun genere. L’Amap controlla l’acqua distribuita in rete ogni singolo giorno, cosa che non avviene per tanti altri soggetti che vendono acqua presunta potabile. Sono certo che nessuno in Amap si sognerebbe mai di distribuire acqua non di qualità. Allo stesso tempo mi aspetto che l’azienda curi con maggiore attenzione la propria comunicazione, non essendo possibile che suoi uffici diffondano notizie parziali che generano allarme nella popolazione”. (fonte AGI)

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