Palermo, ai domiciliari gestiva traffico di droga con messaggi su Facebook

PALERMO – Con messaggi criptati sul social network ''Facebook'' il palermitano Nicolo' Morello, dagli arresti domiciliari a Busto Arsizio (Varese), controllava i suoi affari e impartiva ordini sullo spaccio di droga ai suoi uomini di fiducia, Manuel Tandurella, di 24 anni, e Biagio Di Simone, di 20. Tutti sono finiti in manette questa mattina nell'operazione antidroga dei carabinieri denominata ''Porsche'', dal marchio impresso sui panetti di hashish.

Morello usava la chat di Facebook per sottrarsi al controllo dei carabinieri sapendo di avere il telefonino intercettato. Per parlare con i complici usava un linguaggio ''casereccio''. Infatti, nelle conversazioni si parlava spesso di cibo. ''La pasta l'hai fatta, o l'hai lasciata sul tavolo? Possiamo mangiare? Quanta pasta hai fatto?'', chiedeva Morello ai suoi uomini. Sono in tutto 16 le ordinanze di custodia cautelare emesse dalla Procura di Caltanissetta e 14 gli arresti. Due persone sono infatti risultate irreperibili. Gli arresti giungono al termine di un'inchiesta, protrattasi per quasi un anno, con la quale i carabinieri hanno sgominato una capillare organizzazione di spacciatori, identificandone il capo assoluto, che concedeva le ''licenze'' di vendita, i suoi diretti collaboratori con il ruolo di ''grossisti'', fino ad arrivare ai ''dettaglianti''.

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