Palermo. Bimbo positivo alla cocaina: droga nel sangue dei fratellini

PALERMO – Anche nel sangue dei fratelli di due anni e mezzo e sei anni di Samuele, il bambino di 18 mesi che il mese scorso fu ricoverato in rianimazione per un’overdose di cocaina con lividi e bruciature, vi sarebbero tracce di oppiacei. Li hanno riscontrati i medici incaricati dal pm Ennio Petrigni che coordina l’inchiesta. Serviranno tuttavia, come scrive oggi il Giornale di Sicilia, ulteriori accertamenti: i campioni di sangue verranno analizzati a Milano, per chiarire l’origine delle sostanze tossiche presenti nell’organismo dei bambini.

Intanto resta ancora nel carcere di Pagliarelli, a Palermo, la madre di Samuele, accusata di maltrattamenti aggravati. Il Tribunale della Liberta’ ha infatti respinto il secondo appello presentato dal legale della donna. Per i giudici sarebbero fondati sia il pericolo di fuga sia la possibilita’ che possa compiere gesti violenti contro se stessa e gli altri. Se tuttavia verra’ trovata una struttura adatta ad accoglierla, il Tribunale non esclude un suo trasferimento dal carcere.

Il piccolo Samuele, rimasto per settimane nella rianimazione dell’Ospedale dei Bambini, e’ stato dimesso anche dall’Ismett, dove era stato trasferito. Le sue condizioni di salute ora sono buone e stabili e il bambino e’ stato affidato ai servizi sociali. Per la vicenda e’ indagato anche l’ultimo compagno della donna, che non e’ il padre dei bambini.

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