Palermo, casa di cura disabili. Non era lager: tutti assolti

PALERMO, 16 GIU – I giudici della quarta sezione del tribunale di Palermo hanno assolto dalle accuse di abbandono di incapaci Vincenzo e Vittoria Abbenante e Attilio Calandra, i primi due responsabili, il terzo collaboratore di una casa di cura per disabili mentali di Villagrazia di Carini (Palermo) gestita dalla cooperativa Martinros. La donna rispondeva anche di inosservanza del provvedimento dell'autorita', reato dichiarato prescritto.

La vicenda, durata anni per un trasferimento di competenza del caso da Carini a Palermo, ebbe inizio a seguito di un'ispezione effettuata, nel 2002, all'interno della casa di cura in cui sarebbero stati accertati presunti maltrattamenti sui pazienti, abbandonati a loro stessi, e situazioni igienico-sanitarie precarie in tutta la struttura. Si parlo' di casa di cura lager e di pazienti costretti a vivere in condizioni disumane.

Dopo anni di processo i giudici hanno accolto la tesi dei legali – gli imputati erano difesi dagli avvocati Vanessa Fallica e Giuseppe Martorana – che hanno sostenuto che le condizioni delle strutture private devono essere valutate in relazione alle gravi difficolta' in cui le stesse sono costrette ad operare. In particolare gli ispettori avevano evidenziato una serie di atteggiamenti insoliti che, a dire dei legali erano connaturati alla malattia mentale dei pazienti. Per tutti la formula assolutoria e' stata: il fatto non sussiste.

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