Palermo: roghi di rifiuti nella notte. L’allarme: “Si rischia epidemia”

PALERMO – Continuano i roghi e i blocchi stradali in una Palermo sommersa dai rifiuti: altri incendi sono avvenuti nella notte tra lunedì 2 e martedì 3 aprile tanto che si sono registrati una cinquantina di interventi dei vigili del fuoco, chiamati a domare le fiamme sprigionate dai rifiuti accatastati negli ultimi giorni e che producono diossina.

L’Amia, l’azienda municipalizzata che si occupa della gestione e dello smaltimento dei rifiuti, sta cercando di far tornare la situazione alla normalità, dopo il fermo per lo sciopero dei dipendenti. Un centinaio di loro, da lunedì, risultano indagati per interruzione di servizio pubblico, accusati di avere impedito l’uscita dei camion per il servizio di raccolta dei rifiuti.

L’assessore regionale alla Salute, Massimo Russo, ha scritto una lettera al prefetto Luisa Latella, commissario straordinario del Comune palermitano: “L’emergenza rifiuti della città di Palermo può rivelarsi estremamente pericolosa per la salute pubblica, con il rischio di epidemie”. Russo ha anche offerto al commissario la più ampia collaborazione istituzionale per “affrontare tutti gli aspetti igienico-sanitari connessi alla insufficiente raccolta di rifiuti solidi urbani, sottolineando il pericolo di epidemie a causa della putrefazione dei rifiuti e della conseguenziale proliferazione di topi”.

E la situazione, come sottolineano i responsabili del servizio dell’assessorato, è “resa ancor più critica a causa delle elevate temperature di questo periodo”. Nella lettera, Russo aggiunge che “i numerosi incendi di rifiuti e cassonetti registrati negli ultimi giorni sono causa di inquinamento ambientale e atmosferico poichè generano l’emissione di sostanze nocive come la diossina, che possono determinare conseguenze per i cittadini anche attraverso l’assunzione di alimenti contaminati”. L’assessore ha già contattato gli uffici dell’Asp di Palermo, invitandoli “alla massima sorveglianza della situazione”.

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