Palermo, la curva dello stadio si schiera con Miccoli in carcere per estorsione

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Dicembre 2021 - 09:02 OLTRE 6 MESI FA
Palermo, la curva dello stadio si schiera con Miccoli in carcere per estorsione

Palermo, la curva dello stadio si schiera con Miccoli in carcere per estorsione FOTO ANSA

La curva dei tifosi del Palermo si schiera con il loro storico ex capitano Fabrizio Miccoli, in carcere per estorsione. “Sempre con te, nativi di Palermo col sangue rosanero”. Con questo striscione esposto intorno al quarto d’ora del secondo tempo della partita del campionato di Serie C Palermo-Monopoli, giocata domenica sera e vinta al Barbera dalla squadra di casa 2-1, gli ultrà rosanero della curva nord si sono schierati al fianco di Fabrizio Miccoli, l’ex capitano del Palermo condannato a tre anni e sei mesi per estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Contemporaneamente i tifosi hanno intonato cori dedicati all’ex giocatore fra cui “un capitano, c’è solo un capitano”. Miccoli è detenuto nel carcere di Rovigo dove si è costituito dopo la sentenza della Corte di Cassazione che ha reso esecutiva la condanna.

Miccoli finisce in carcere, la vicenda

La vicenda è relativa a un episodio accaduto anni fa. L’ex capitano del Palermo commissionò un’estorsione aggravata dal metodo mafioso al figlio di un boss, condannato a 7 anni di carcere in via definitiva poche settimane fa. Il processo nasce per il recupero di 12mila euro all’ex titolare di una discoteca di Isola delle Femmine, che subì violenze e minacce. Miccoli agì perché un ex fisioterapista del Palermo aveva chiesto al suo amico calciatore una mano per vedere se aveva delle amicizie “nel mondo delle discoteche”, perché voleva recuperare il credito di 12mila euro, suo socio nel locale. Il giudice Turtici ha scritto che i toni erano degenerati in una ‘cappa di mafiosità’.

Le frasi ingiuriose su Falcone

La condanna in primo grado, con rito abbreviato, a 3 anni e mezzo, è stata confermata anche nei successi gradi di giudizio. Miccoli ha sempre detto di non sapere che il suo amico fosse imparentato con dei pregiudicati. Questo episodio, inoltre, aveva fatto scalpore perché in alcune intercettazioni Miccoli parlando con il suo amico disse parole vergognose sul giudice Giovanni Falcone. Per quelle parole l’ex numero 10 del Palermo si scusò pubblicamente.