Palermo: parroco accusato di abusivismo edilizio. Don Marco Frittitta deve demolire le opere realizzate

La chiesa di Santa Teresa alla Kalsa a Palermo

Era stato arrestato e poi assolto perché era il confessore del boss Pietro Aglieri. Ora padre Marco Frittitta è accusato di abusivismo edilizio.

Il carmelitano, parroco di Santa Teresa alla Kalsa, quartiere storico di Palermo, è infatti accusato di aver compiuto lavori per chiudere una parte del terrazzo dell’edificio storico per realizzare un vano di otto metri quadrati coperto con travi di legno.

Il religioso carmelitano aveva già fatto aprire porte e finestre e stava provvedendo alla sistemazione di una scala in ferro sui muri portanti della chiesa.

Il settore Centro storico del Comune siciliano ha dato 90 giorni di tempo al parroco per smantellare le opere realizzate e riportare la struttura alle condizioni precedenti l’intervento abusivo. I controlli svolti dai tecnici municipali hanno rilevato che nel complesso monumentale erano state realizzate altre sei stanze attigue al salone in costruzione sulla terrazza dell’edificio e due servizi igienici, ancora senza sanitari collocati.

La segnalazione dell’abuso edilizio era stata fatta un anno fa dal comando della polizia municipale di Palermo. Sulla vicenda è intervenuta pure la Soprintendenza alle Belle Arti. «Abbiamo chiesto – ha spiegato la soprintendente Adele Mormino – la dismissione di tutte le opere incompatibili con un edificio sottoposto a tutela. Per alcune delle opere, compatibili, il loro mantenimento è subordinato al pagamento di una sanzione che quantificherà l’assessorato ai Beni culturali».

Il parroco dovrà anche collocare a terra dei condizionatori esterni collocati sulle pareti e usare colori terrosi per gli intonaci esterni del complesso monumentale.

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