PALERMO, 28 MAG – Maxi sequestro di tonno rosso a opera degli uomini della capitaneria di porto di Palermo, in collaborazione con gli uffici marittimi dipendenti di Terrasini, Termini Imerese e Cefalu' e con la collaborazione dei carabinieri di Carini (Pa) e della squadra nautica della questura di Palermo.
Nel corso degli ultimi giorni, in tre diverse operazioni, sono stati sequestrati complessivamente 7.500 kg di tonno rosso, per un valore complessivo superiore a 60mila euro. La Capitaneria sottolinea che ''la cattura di tale prodotto ittico e' consentita secondo un rigido sistema di controllo a favore di un numero ristretto di imbarcazioni in possesso di permesso speciale''. Il commercio illegale di tonno rosso, oltre a provocare una diminuzione dello stock ittico, ''comporta altresi' il mancato rispetto delle norme sulla tracciabilita' dei prodotti ittici nonche' palesi violazioni in materia igienico-sanitaria, evasione fiscale e danno economico agli operatori della pesca che svolgono le attivita' di pesca del tonno rosso nel rispetto delle regole''. Sono stati sanzionati motopesca, furgoni, ambulanti, imprese di pesca e sono stati elevati verbali amministrativi per 4 mila euro a quattro operatori.
In una delle operazioni di sequestro si e' rilevata fondamentale la collaborazione di un cittadino che ha telefonato alla guardia costiera segnalando lo sbarco di tonno. Nel corso dei sequestri nei confronti dei venditori ambulanti, il tonno rosso e' sempre stato giudicato, dal servizio veterinario, non idoneo al consumo alimentare a causa dell'elevata temperatura delle masse muscolari che comportava un rischio di nocivita' del prodotto. Quello ritenuto commestibile e' stato venduto all'asta al mercato ittico.