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Palermo, sparatoria in via Brigata Aosta. Tutto per un tradimento

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Palermo, sparatoria in via Brigata Aosta. Tutto per un tradimento

PALERMO – Ci sarebbe una vicenda di tradimenti  dietro la sparatoria di una settimana fa a Palermo in cui sono rimaste ferite due persone, Gaetano La Vecchia e la suocera Teresa Caviglia.

Al momento la polizia ha fermato tre uomini con l’accusa di duplice tentato omicidio: Silvestro Sardina (detto Silvio), il padre Francesco Paolo (detto Paoluzzo) e il cugino Juzef Sardina (detto ‘u tunisino).

Scrive l’Ansa Gaetano La Vecchia, ferito con tre colpi di pistola all’inguine, avrebbe infatti avuto una relazione con la moglie di Silvio Sardina.

I Sardina sarebbero per questo diventati lo zimbello di tutto il palazzo. I condomini da settimane sapevano. “Silvio – dice, intercettata, una parente di La Vecchia a un parente in un colloquio al carcere Pagliarelli – è un cornuto e quella b… di sua moglie s’ammucca con Gaetano, escono insieme, sembrano una famiglia. Sta per esplodere la bomba”.

Che la pista fosse passionale l’aveva già detto al telefono l’uomo che chiamò il 113 da una cabina di Corso dei Mille, distante dal luogo dell’agguato. “Correte in via Montalbo, c’è una ‘sciarra’ (un litigio, ndr) e sono con le pistole in mano. La persona armata è Silvio Sardina che stava litigando con la moglie a causa di un presunto tradimento. Al civico 56 dove c’è il palazzo di ferro occupato. C’è un macello, correte subito perché ci saranno più omicidi”.

Teresa Caviglia, la suocera ferita di striscio che non è voluta restate in ospedale, racconta: “Silvio si è messo a fare il fango, ma glielo ha fatto fare suo padre. Perché glielo ha detto suo padre, gli ha dato la pistola e gli ha detto: ‘Iniziaci da lui, da Ciccio! (Francesco Fragale, ndr). E’ stato suo padre”.

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