![palizzi marina carabinieri ansa Palizzi Marina (Reggio Calabria), spari per gioco davanti al bar. Rintracciati grazie ai video sui social](https://static.blitzquotidiano.it/wp/wp-content/uploads/2019/12/carabinieri-ansa-1-4-300x225.jpg)
ROMA – Spari davanti a un par di Palizzi Marina, in provincia di Reggio Calabria. Spari per scherzare e festeggiare durante una serata delle vacanze di Natale. Nonostante siano stati esplosi da una scacciacani, i video della bravata hanno consentito di denunciare i due autori del gesto. L’autore materiale del gesto ha sparato colpi di pistola, poi risultata essere a salve, ballando a ritmo di musica, poi ha postato il filmato sui social.
I carabinieri lo hanno riconosciuto e, individuata l’arma, si è scoperto che si trattava di una inoffensiva scacciacani, ma questo non è bastato ad evitare la denuncia ad autore e protagonista del video. La differenza tra accendere dei petardi per festeggiare e sparare con una scacciacani in pieno giorno ed in direzione di case e auto, D.L., 48enne residente in provincia di Milano e P.L., 41enne del luogo, rispettivamente cliente e gestore del bar in questione, l’hanno compresa solo quando i carabinieri, domenica mattina, hanno bussato alla loro porta per eseguire delle perquisizioni.
Il video, rapidamente diventato virale, ha diviso gli utenti tra sostenitori del gesto provocatorio e coloro che lo hanno condannato, comprendendone il disvalore e la pericolosità e hanno chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Se il gesto ha diviso la rete, i Carabinieri invece non hanno avuto dubbi sulla rilevanza penale della condotta di entrambi i soggetti, identificati attraverso i profili social e denunciati. La pistola scacciacani e i colpi sono stati sequestrati e i responsabili verranno proposti dall’Arma all’autorità competente per l’applicazione di misure di prevenzione. Il bar in questione infatti, in passato, è stato più volte al centro di episodi delinquenziali anche gravi. Il timore è che il gesto, con l’avvicinarsi dei festeggiamenti di Capodanno, possa essere emulato esiste; per questo, svolti gli ultimi accertamenti, spiegano gli inquirenti, si chiederà la rimozione del video dalla rete. (Fonte Agi).