La madre di Alessandra Verni ad un nigeriano: "Non sei tu che me l'hai fatta a pezzi" La madre di Alessandra Verni ad un nigeriano: "Non sei tu che me l'hai fatta a pezzi"

Pamela Mastropietro, la mamma Alessandra Verni abbraccia un nigeriano: “Non sei tu che hai fatto a pezzi mia figlia”

La madre di Alessandra Verni ad un nigeriano: "Non sei tu che me l'hai fatta a pezzi"
Pamela Mastropietro e la madre, Alessandra Verni (foto da Facebook)

MACERATA – Alessandra Verni abbraccia un nigeriano e dice: “Non sei tu che hai fatto a pezzi mia figlia”. Alessandra Verni è la mamma di Pamela Mastropietro, la diciottenne romana uccisa e sezionata dopo essere fuggita dalla comunità di recupero Pars di Corridonia (Macerata).

La donna ha sfilato insieme al padre e allo zio della ragazza in una fiaccolata organizzata a Macerata a cui hanno preso parte duecento persone. Tra loro, anche un giovane nigeriano, che ha detto alla signora Verni: “Voglio chiedere scusa per tutto quello che le è stato fatto, non so se può servire, ma chiedo scusa a nome di tutta la mia comunità. Prego Dio che le violenze finiscano qua, che non ci sia altro sangue, dobbiamo unirci per la pace”.

Parole accettate di buon grado dalla donna: “Io ti ringrazio e accetto le tue scuse, ma non sei tu che hai fatto a pezzi mia figlia, non sei tu che devi scusarti o prenderti colpe di altri”, ha spiegato Verni. quindi l’appello alle diverse comunità di Macerata: “Spero che ora vi mettiate tutti assieme, voi di colore e voi bianchi, a sconfiggere la criminalità”.

La donna ha anche annunciato l’intenzione di creare un‘unica associazione no profit a livello nazionale insieme all’associazione L’esistenza ora che ha organizzato la fiaccolata. “Ne ho già parlato con il sindaco di Roma, Virginia Raggi“, ha detto. L’associazione dovrebbe occuparsi di ragazzi in difficoltà, con il supporto di psicologi e di volontari. I familiari di Pamela Mastropietro vogliono poi che siano accertate le responsabilità della morte della ragazza, ed hanno preso nettamente le distanze da Luca Traini e dal suo raid xenofobo a colpi di pistola contro i migranti di colore.

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