Pamela Mastropietro, Procura: “Violentata da Oseghale mentre era sotto l’effetto di eroina”

Pamela Mastropietro violentata da Oseghale mentre era sotto l'effetto di eroina: Procura conferma
Pamela Mastropietro violentata da Oseghale mentre era sotto l’effetto di eroina: Procura conferma

MACERATA – Pamela Mastropietro venne violentata da Innocent Oseghale mentre era in condizioni fisiche menomate per l’assunzione di eroina. Lo sostiene il Procuratore della Repubblica di Macerata Giovanni Giorgio anche sulla base dei risultati degli esami del Ris che hanno evidenziato un rapporto sessuale completo tra i due. Il gip di Macerata Giovanni Maria Manzoni ha invece ritenuto non vi fossero gravi indizi di colpevolezza per tale accusa, ipotizzando invece che tra i due si fosse creato un clima amicale.

Si rafforzano quindi gli elementi di prova a carico di Innocent Oseghale, il nigeriano in carcere da tre mesi per la tragica fine di Pamela Mastropietro, la 18enne romana uccisa e sezionata, il corpo fatto a pezzi e occultato in due trolley abbandonati sul ciglio della strada tra Pollenza e Macerata.

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Giovedì mattina al nigeriano è stata notificata in carcere una nuova ordinanza di custodia cautelare, questa volta per omicidio volontario. Fino ad ora gli elementi a suo carico avevano indotto il gip a formulare solo l’accusa di occultamento di cadavere ma ora l’impianto accusatorio, forte delle risultanze venute fuori dalle complesse analisi dei carabinieri del Ris, hanno consentito di aggravare le accuse nei suoi confronti. Per il procuratore di Macerata Giuseppe Giorgio, Oseghale, dopo aver condotto Pamela nel suo appartamento di Macerata e averle procurato una dose di eroina, avrebbe anche costretto la ragazza ad un rapporto sessuale. Il Dna trovato sui resti di Pamela lo inchioda, ma il gip non ha contestato anche questa accusa nel nuovo ordine di custodia.

Come scrive Repubblica:

Restano ancora incerti la dinamica e soprattutto il movente del delitto, che al momento vede in carcere altri due nigeriani, Lucky Desmond e Lucky Awelima, per i quali però non è stata trovata alcuna prova della presenza nell’appartamento di Oseghale e dunque circa la reale partecipazione alle fasi dell’omicidio. Grazie anche alle dichiarazioni rese dal quarto indagato a piede libero (un altro nigeriano), Innocent Oseghale potrebbe avere ucciso Pamela, stordendola e poi con due coltellate allo stomaco, dopo che la ragazza si è sentita male in seguito all’assunzione della dose di droga che le è stata procurata. Il quarto indagato, Anthony Anianu, ha riferito infatti di aver parlato quel giorno al telefono con Oseghale, che gli avrebbe detto di essere con una ragazza che si era sentita male. Certamente, dagli accertamenti del Ris viene fuori che Oseghale ha violentato Pamela, l’ha uccisa, ne ha sezionato il corpo cercando malamente di disfarsene.

 

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