Pansa al Corriere della Sera: “Stessa aria degli anni ’70, serve una tregua”

Pubblicato il 13 Ottobre 2009 - 08:36 OLTRE 6 MESI FA

Giampaolo Pansa

«L’aria che sento circolare in Italia mi ricorda molto quella dell’inizio degli anni ’70», quindi è ora di fermarsi, di stabilire una tregua. È un Giampaolo Pansa allarmato e pessimista quello che ha rilasciato ad Aldo Cazzullo una lunga intervista pubblicata sul Corriere della Sera del 13 ottobre.

Per il giornalista, infatti, il clima sociale e politico di questi giorni sarebbe in tutto e per tutto simile a quello che ha determinato la nascita delle Brigate Rosse.  Pansa, respinge seccamente l’ipotesi di essere, in qualche modo, suggestionato dal proprio passato: ««Il vissuto, come ci insegna l’esistenza, ti torna sempre in mente, se non sei portato al black-out, alla rimozione. Tocchi pure ferro. Ma nell’Italia di oggi ritrovo cinque situazioni identiche ad allora. Il Paese è diviso in due blocchi che si odiano, si scomunicano a vicenda, si combattono senza esclusioni di colpi. Vedo in giro molto pregiudizio, cose gridate senza riscontri, condanne morali pronunciate senza autorità».

La terza condizione analoga agli anni ’70, secondo il giornalista è «l’imperversare dei cattivi maestri, soprattutto a sinistra», quelli che paragonano Berlusconi a Mussolini e sostengono che ci sia un problema di libertà di stampa.

Eppure Pansa rifiuta l’etichetta di simpatizzante del premier: «L’ho scritto sia sul Riformista sia su Libero: sono convinto che Berlusconi sia cotto. Di lui non mi frega assolutamente nulla: non l’ho mai votato, non mi piace, nel 1990 ho scritto un libro contro di lui persino troppo duro, “L’intrigo”, sulla guerra di Segrate. Credo che Silvio Berlusconi sia arrivato alla fine della corsa, per due volte gli ho consigliato di dimettersi».

Il giornalista conclude con quello che a suo giudizio è il rischio più grande che sta correndo il Paese, «il ritorno della violenza, anche a sinistra, un qualcosa che si può scongiurare solo con una “tregua”, fermandosi e avendo misura.