Pantera nera nel Gargano, l'esperto: "E' come un terrorista col kalashnikov, potrebbe uccidere in ogni momento" Pantera nera nel Gargano, l'esperto: "E' come un terrorista col kalashnikov, potrebbe uccidere in ogni momento"

Pantera nera nel Gargano, l’esperto: “E’ come un terrorista col kalashnikov, può uccidere in ogni momento”

Pantera nera nel Gargano, l'esperto: "E' come un terrorista col kalashnikov, potrebbe uccidere in ogni momento"
Pantera nera nel Gargano, l’esperto: “E’ come un terrorista col kalashnikov, potrebbe uccidere in ogni momento” (foto ANSA)

ROMA – “Vengono usate solo due gabbie per tentare di intrappolarla, ne servirebbero una ventina. Le istituzioni stanno sottovalutando enormemente il problema. È come se un terrorista girasse per i boschi con il kalashnikov. La pericolosità è la stessa. La mia paura è che tra un po’ la pantera, non per sua colpa, possa fare male a qualcuno”. A parlare della pericolosità della pantera nera che si aggira da mercoledì nel Gargano, è Federico Coccia, veterinario, già presidente del Bioparco di Roma, in una intervista a Leggo.

Diversi gli avvistamenti del temuto felino, da Apricena a San Nicandro Garganico. Nella zona sono state piazzate delle gabbie-trappola contenenti del cibo per cercare di catturare l’animale. 

“Non è animale usato negli spettacoli circensi, non è possibile quindi che sia scappata da un circo. Non può neppure essere fuggita da uno zoo. Circo e zoo, infatti, hanno l’obbligo di denunciare la scomparsa di un animale. La pantera è un simbolo di potere nelle proprietà dei malavitosi. Molto probabilmente è scappata da una di queste residenze” continua l’esperto. “La pantera è una grande arrampicatrice, preda saltando dagli alberi. Inoltre, è stanziale, è difficile sradicarla dal territorio. Mangia solo il cibo che ha cacciato e lo fa in più giorni. Bisogna aumentare il numero di gabbie e mettere la capra che ha ucciso in una di queste”.

“Bisogna stare fermi, indietreggiare lentamente, senza correre e senza gridare, altrimenti si diventa preda. Non è un animale che aggredisce l’uomo ma, impaurito, può farlo e questa pantera è impaurita, è in una zona non sua e ha fame, è cresciuta in cattività, abituata a ricevere la carne, si vede da come ha ucciso la capra. Inoltre, nelle case dei boss l’aggressività degli animali viene stimolata. Chi la incontra rischia la vita”, conclude Coccia.

Per stanare la pantera nera sono stati impiegati anche dei Predator dell’Aeronautica, particolari velivoli comandati da terra partiti dalla base di Amendola. Tuttavia, l’animale continua a fuggire e a sfuggire ai tanti uomini impiegati per catturarla. “Siamo sconfortati – ha dichiarato Luigi Urbano, responsabile del servizio veterinario dell’Asl, a Repubblica -. Lo sforzo è enorme, l’impegno è massimo, ma per il momento non siamo riusciti a catturarla”.

 

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