TRANI – Paola Clemente è la bracciante di 49 anni morta lo scorso 13 luglio nei campi. Ora la Procura di Trani ha iscritto nel registro degli indagati il titolare dell’azienda agricola Perrone di Andria. Altro indagato è Ciro Grassi, autista del gruppo di braccianti di cui faceva parte anche Paola, a cui sono state contestate le accuse di omicidio colposo e omissione di soccorso.
L’avviso di garanzia nei confronti dell’imprenditore è stato notificato oggi dal pm inquirente Alessandro Pesce in vista dell’incarico per l’autopsia che sarà affidato domani al medico legale Alessandro Dell’Erba e al tossicologo forense Roberto Gagliano Candela, entrambi dell’ Università di Bari.
L’autopsia, che sarà compiuta dopo la riesumazione del corpo della donna, dovrà accertare le cause e concause del decesso e l’eventuale inalazione di sostanze tossiche, poiché il segretario della Flai Cgil Puglia, Giuseppe Deleonardis, ha ipotizzato nei giorni scorsi che sotto i tendoni i braccianti che lavorano all’acinellatura dell’uva inalano quantità massicce di fitofarmaci pericolosi che provocano malori.
Al conferimento dell’incarico per l’autopsia parteciperanno anche i legali della famiglia di Paola Clemente: Pasquale Chieco, Vito Miccolis e Giovanni Vinci, che si costituiranno per il marito e il figlio della donna, Stefano e Marco Arcuri, e nomineranno un proprio consulente medico legale. Da fonti vicine alla famiglia Arcuri si apprende che il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha messo a disposizione del marito e dei tre figli di Paola uno psicologo della Asl.