X

L’anatema del Papa contro la corruzione: “La tangente pane sporco per i vostri figli”

di Gianluca Pace |8 Novembre 2013 13:21

Papa Francesco

ROMA – “La dea tangente toglie dignità“, Papa Francesco dedica la sua omelia a Santa Marta contro la corruzione, un anatema contro la tangente la cui abitudine “dà dipendenza” pregando infine “perché il Signore cambi il cuore di questi devoti della dea tangente”.

LEGGI ANCHE: Papa Francesco: corruzione tentacolare e evasione fiscale affamano il mondo

La parabola dell’amministratore disonesto ha dato lo spunto al Papa per parlare “dello spirito del mondo, della mondanità”, di “come agisce questa mondanità e quanto pericolosa sia”. Gesù “pregava il Padre perché i suoi discepoli non cadessero nella mondanità”.

“E’ il nemico – dice Papa Francesco – Quando noi pensiamo ai nostri nemici, davvero pensiamo prima al demonio, perché è proprio quello che ci fa male. L’atmosfera, lo stile di vita piace tanto al demonio, è questa mondanità: vivere secondo i valori del mondo. E questo amministratore è un esempio di mondanità”.

“Qualcuno di voi potrà dire – ha proseguito – Ma, questo uomo ha fatto quello che fanno tutti! Ma tutti, no! Alcuni amministratori, amministratori di aziende, amministratori pubblici; alcuni amministratori del governo… Forse non sono tanti. Ma è un po’ quell’atteggiamento della strada più breve, più comoda per guadagnarsi la vita”.

Nella parabola, il padrone loda l’amministratore disonesto per la sua furbizia: “Eh sì, questa è una lode alla tangente! E l’abitudine della tangente è un’abitudine mondana e fortemente peccatrice. E’ un’abitudine che non viene da Dio: Dio ci ha comandato di portare il pane a casa col nostro lavoro onesto! E quest’uomo, amministratore, lo portava, ma come? Dava da mangiare ai suoi figli pane sporco! E i suoi figli, forse educati in collegi costosi, forse cresciuti in ambienti colti, avevano ricevuto dal loro papà, come pasto, sporcizia, perché il loro papà, portando pane sporco a casa, aveva perso la dignità! E questo è un peccato grave! Perché si incomincia forse con una piccola bustarella, ma è come la droga”.

 

Scelti per te