Papa Francesco: “Serve lavoro, non assistenzialismo”. Anche il reddito di cittadinanza “anestetizza” la povertà?

Papa Francesco: “Serve lavoro, non assistenzialismo”. Nel giorno in cui i sindacati tornano in piazza con lo slogan “ascoltate il lavoro”, Papa Francesco torna a chiedere politiche di sviluppo che mettano al centro la persona e che non siano basate sull’assistenzialismo.

Papa Francesco: “Serve lavoro, non assistenzialismo”

“La crescita inclusiva trova il suo punto di partenza in uno sguardo non ripiegato su di sé, libero dalla ricerca della massimizzazione del profitto.

La povertà non si combatte con l’assistenzialismo, no. La anestetizza ma non la combatte”, ha detto nell’udienza ai partecipanti al convegno della Centesimus Annus.

Insomma, senza per forza voler interpretare le parole del pontefice, si può sintetizzare un punto fermo: il reddito di cittadinanza non basta, tutt’al più funziona come palliativo. Come “anestetico”, appunto.

“Aiutare i poveri con il denaro dev’essere sempre un rimedio provvisorio per fare fronte a delle emergenze. Il vero obiettivo – ha rimarcato Papa Francesco – dovrebbe essere di consentire loro un vita degna mediante il lavoro. Il lavoro è la porta della dignità”.

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