Parma, anziana malata. Il marito la strangola nel sonno

Pubblicato il 5 Febbraio 2012 - 18:59 OLTRE 6 MESI FA

PARMA – E' morta nel pomeriggio in ospedale Abe Ferraguti, la donna di 72 anni ridotta stamani in fin di vita dal marito dopo un tentativo di strangolamento inizialmente fallito, ma che ha condotto in poche ore al decesso. L'uomo, Luciano Ugolotti, 76 anni, ha confessato agli investigatori della squadra mobile di Parma di aver cercato di ucciderla perche' voleva porre fine alle sue sofferenze fisiche. La donna era, infatti, afflitta da una malattia degenerativa di tipo reumatico che da anni le rendeva la vita impossibile. E per lui la situazione era divenuta psicologicamente insostenibile.

Numerosi ricoveri ospedalieri avevano cercato di ridurre le sofferenze e di migliorare lo stato di salute dell'anziana, ma le condizioni sono peggiorate di continuo, giorno dopo giorno, rendendo la vita della coppia un calvario. Sopraffatto da tante angosce, il marito ha deciso di strangolarla nel sonno. Alle 5,30, l'uomo si e' svegliato nel silenzio della citta' innevata. Ha raggiunto la stanza da letto della moglie (i due da tempo dormivano separati) e le ha stretto il collo, forte, con le mani.

Quando le ha riaperte credeva di averla uccisa. E con molta angoscia nel cuore ma anche con calma ha bussato all'appartamento del vicino raccontandogli ogni cosa, confessando di avere ucciso la compagna della sua vita.

E' stato il coinquilino a chiamare le forze dell'ordine e il 118. I sanitari, arrivati nell'appartamento di via Buffolara, alla periferia di Parma, hanno trovato la vittima ancora agonizzante. Dopo svariati tentativi di rianimarla sul posto, e' stata trasportata in fin di vita all'ospedale Maggiore, dove e' giunta in condizioni tanto critiche da lasciare poco spazio alla speranza, e dove e' morta poche ore dopo.

Nel frattempo Ugolotti e' stato interrogato negli uffici della questura. Un interrogatorio drammatico, per quello che credeva di essere un liberatore, piu' che un assassino.

Una volta saputo di non essere riuscito a uccidere sua moglie, l'uomo si e' disperato, ha pianto, ha gridato, sostenendo di essere riuscito soltanto a peggiorare una situazione gia' drammatica. La storia della coppia, riferita dai conoscenti, racconta di un affetto tenero e intenso, funestato negli ultimi anni dalle conseguenze della terribile malattia che aveva impedito alla donna persino di camminare normalmente.

Ugolotti e' stato condotto nell'Opg di Reggio Emilia in attesa degli esiti delle indagini della magistratura. La sua posizione processuale, dal punto di vista penale, e' peggiorata pesantemente con la morte della moglie. L'accusa, a questo punto, e' di omicidio volontario premeditato.