Parma. Non paga gli alimenti all’ex moglie, rischia il carcere

Doveva versare 500 euro al mese all’ex moglie, dal dicembre del 2004 fino ad oggi, ma si è guardato bene dal farlo. Ora il giudice gli lancia un ultimatum: condanna a 8 mesi con pena sospesa, ma se continua a non pagare, premurandosi di saldare anche i 32mila euro di arretrati, finirà in manette.

E’ una delle prime sentenze di questo tipo ad essere pronunciata dal Tribunale di Parma. Il giudice ha accolto la richiesta del pubblico ministero Lalla Papotti e ha condannato l’imputato, A.S., a 8 mesi di carcere, che potrà evitare – e questa è la novità – saldando i conti con la ex moglie.

La coppia al centro della vicenda è di origine campana. Il loro matrimonio è durato tredici anni e ha visto la nascita di due figli, oggi 12 e 17 anni. A fine 2004 però si sono separati: lui è tornato nella sua città natale, ha trovato lavoro come operaio, si è creato una nuova famiglia ma si è rifiutato categoricamente di pagare soldi a quella precedente. Da qui la denuncia, il processo e poi la sentenza con condanna.

La sospensione della pena ha una sola clausola: il pagamento degli arretrati e l’assunzione dell’impegno, d’ora in avanti, a versare gli alimenti con cadenza regolare. Se l’uomo si ostinerà perciò a non adempiere ai suoi obblighi, il carcere per lui diventerà ben presto una realtà concreta.

Scuola di giornalismo Luiss

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