Parma, tangenti verde. Rimosso il direttore generale Carlo Frateschi

PARMA, 28 GIU – Con un breve comunicato in serata la Giunta del Comune di Parma, al centro della bufera dopo la vicenda 'Green Money' con 11 persone arrestate, compresi due alti dirigenti dell'amministrazione municipale ed il comandante dei vigili, ha reso noto di aver deciso di rimuovere dal proprio incarico il direttore generale del municipio Carlo Frateschi. Il provvedimento, si legge nella nota, sarebbe motivato dalla decisione di rivedere la macrostruttura del Comune, con l'avvento di una nuova organizzazione che consentira' un maggior presidio del sindaco sulla struttura organizzativa del Comune.

In realta' l'allontanamento di Frateschi era stato richiesto direttamente dal movimento Parma Civica e anche dal Pdl, gruppi di maggioranza della Giunta Vignali. Il motivo: non essere stato in grado di controllare quei settori e quei dirigenti coinvolti nella vicenda giudiziaria. Oggi l'avevano indicata come priorita' anche gli assessori Mario Marini e Paolo Zoni, quest'ultimo era arrivato a minacciare le proprie dimissioni in caso non si fosse arrivati a questa decisione.

Nel pomeriggio Frateschi si era incontrato con il sindaco Vignali, poi attorno alle 21 il comunicato ufficiale con il suo allontanamento. In serata, ospite della trasmissione 'Parma Europa' di Teleducato, ha spiegato il provvedimento il vicesindaco Paolo Buzzi indicandolo come il naturale prolungamento dei provvedimenti presi sabato scorso quando la Giunta ha azzerato i dirigenti delle aree operative della macchina comunale.

''La politica deve ora riprendere in mano la gestione della macchina comunale – ha concluso Buzzi – Negli ultimi giorni e' emersa questa esigenza: un ruolo non solo di indirizzo ma di controllo diretto. E questo era ancora piu' importante quando la macchina non e' in grado di evitare episodi come quelli su cui ora sta indagando la magistratura''.

Il provvedimento invece non soddisfa la minoranza. Chi si deve dimettere e' il sindaco – ha commentato il capogruppo in consiglio comunale del Pd Giorgio Pagliari – Certamente la responsabilita' penale e' personale, ma la responsabilita' politica e' chiara ed e' da imputare all'amministrazione Vignali, non certo a dirigenti o a figure tecniche del comune.

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