Parmalat, 10 anni dopo il crac che ne è degli ex vertici? Pomodori, ceramiche…

Parmalat, 10 anni dopo il crac che ne è degli ex vertici? Pomodori, ceramiche...
Parmalat, 10 anni dopo il crac che ne è degli ex vertici? Pomodori, ceramiche…

PARMA – Calisto Tanzi, è attualmente agli arresti all’ospedale Maggiore di Parma. Suo figlio Stefano non vuole che il suo nome venga accostato ancora al crac Parmalat: ora  lavora in una ceramica di Reggio Emilia, la sorella Francesca in un’agenzia viaggi di Padona, Fausto Tonna, ha un contratto a progetto in un’azienda della provincia, mentre Luciano Del Soldato è in prova ai servizi sociali e ha un ruolo di responsabilità per un’azienda di Parma. L’ex capo contabile Gianfranco Bocchi ha trovato un impiego in una ditta di pomodori. Dieci anni dopo il crac questa è la vita che fanno gli ex vertici della Parmalat. Mario Gerevini per il Corriere della Sera è andato ad intervistare i protagonisti uno per uno.

Nell’articolo si parla anche di Domenico Barilli e Luciano Silingardi, che ora sono alle prese col patrimonio di famiglia che non è stato sequestrato.

Non tutti i protagonisti sono riusciti a fare pienamente i conti col proprio passato. Tonna continua a ripetere di essere stato preso di mira dai giornalisti e sostiene di non essere “né colpevole né innocente”.

Il mega crac Parmalat fu una pagina poco gloriosa della storia economica di Parma e dell’Italia. attorno alle persone che hanno scritto quella pagina è calato un silenzio imbarazzante. Molti raccontano di essersi trovati improvvisamente senza amici. “Succedono anche cose senza senso: per la festa dei cent’anni del Parma Calcio c’è stata la rimozione imbarazzata dell’epoca d’oro, come un’ombra, come se il crac avesse cancellato anche i meriti di chi lavorò per vincere una Coppa delle Coppe, le due Uefa, la Supercoppa…”, racconta uno che è stato molto vicino a Calisto Tanzi ma che il Corriere non identifica.

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