X

Parmalat, in appello chiesta una condanna per Tanzi a 11 anni

di admin |10 Febbraio 2010 11:55

Calisto Tanzi deve essere condannato a undici anni e un mese di reclusione. Lo ha sostenuto la Procura generale di Milano nel processo milanese d’Appello sulla vicenda del crac Parmalat del 2003, chiedendo un aumento di pena per l’ex patron del gruppo, condannato in primo grado a dieci anni di reclusione.

Il sostituto procuratore generale Elena Maria Visconti, nella sua requisitoria, ha definito Tanzi “il maggior beneficiario” degli aggiotaggi compiuti e il “principale protagonista” del crac.

La Procura generale ha chiesto inoltre la condanna a pene comprese tra i tre anni e i cinque anni di reclusione per gli altri sei imputati, tra cui tre ex funzionari di Bank of America, che erano stati assolti in primo grado.

Nel corso della loro requisitoria, il sostituto procuratore generale Visconti e il pm Eugenio Fusco hanno criticato la decisione dei giudici di primo grado che hanno assolto tutti gli imputati, eccetto Calisto Tanzi e la società di revisione Italaudit. L’accusa ha fatto più volte riferimento alla “erronea valutazione” da parte del Tribunale delle dichiarazioni rese in aula da alcuni imputati.

Scelti per te