ROMA – Marito italiano chiede la separazione, con addebito e richiesta di risarcimento di 100 mila euro, perchè la moglie, russa, ha partorito un bambino di colore, non suo. Succede a Roma ed il protagonista della vicenda, di 43 anni, è un funzionario di una grossa multinazionale. L’uomo, romano, nel 2005 sposò un’interprete di lingua russa, francese ed inglese, originaria di San Pietroburgo.
A causa dei rispettivi impegni di lavoro, si legge nel ricorso presentato in tribunale, la coppia non viveva molto insieme. Nel febbraio 2010 la donna rimase incinta e decise, in accordo con il marito, di seguire la gravidanza a San Pietroburgo potendo contare anche sull’aiuto dei suoi genitori. Il 24 novembre 2010 la donna mise al mondo il piccolo Yuri, in assenza del marito per inderogabili esigenze lavorative.
Quando questi raggiunse la moglie e vide finalmente quello che pensava essere suo figlio, scoprì che il bimbo ha il colore della pelle nera ed i tratti somatici assolutamente incompatibili con quelli della coppia di sposi. Il marito, si legge nel ricorso, rientrò subito in Italia senza prendere minimamente in considerazione le ”giustificazioni” della consorte e solo nello scorso gennaio ha saputo da questa che il piccolo è frutto di una sua relazione con un collega della Costa D’Avorio.
Da qui la richiesta di separazione, con l’assistenza degli avvocati Anna Orecchioni e Giacinto Canzona, con addebito alla moglie della responsabilità e la richiesta risarcitoria.