Pasqua: “Non seppellite i ragazzi di inutili compiti per le vacanze”. Lettera/appello di una professoressa

“Non seppellite i ragazzi di inutili compiti per le vacanze di Pasqua”. E’ diventata virale in rete una lettera aperta in forma di appello di una insegnante sul sito Orizzontescuola.it. In sostanza, si invitano colleghi ed educatori ad astenersi dal caricare di compiti per le vacanze i nostri studenti alle prese con la faticosa emersione dal buio pandemico. 

Pasqua: “Non seppellite i ragazzi di inutili compiti per le vacanze”

Gisa Messina, l’insegnante che ha scritto la lettera, non vuol credere che i due anni di segregazione coatta – in ultimo aggravata dal ritorno della guerra in Europa – abbiano formato una “generazione Covid”, sorta di marchio/stigma di irrevocabile pericolo. Questo non significa ignorare o prendere alla leggera i numerosi segnali di disagio che pure in forme più o meno visibili i ragazzi stanno lanciando. 

“Somatizzazioni, ritiro sociale, dipendenze patologiche, panico e depressioni, difficoltà nel linguaggio, nelle relazioni sociali…”, l’elenco è lungo. Inutile rendere il fardello ancora più pesante.

“Le vacanze sono vacanze!”

“Aiutare i ragazzi non vuol dire seppellirli di inutili “compiti per le vacanze”! Le vacanze sono vacanze! E quelle 2022 lo devono essere ancor di più.

Permettiamogli di trascorrere più tempo con i loro cari, facciamoci “destinatati” e cerchiamo di trasmettere loro forza e coraggio. Permettiamogli di godere delle belle giornate per vivere momenti di crescita e di ritrovata gioia; essere giusti educatori non vuol dire assolutamente gravarli con compiti che poi generalmente non si avrà neppure il tempo di rivedere e correggere.

Essere giusti educatori oggi più che mai significa: “Essere una persona che ama la vita e sa presentarne il volto più bello”. 

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