Pasquale Apicella, tre dei quattro rapinatori accusati di omicidio volontario

NAPOLI  –  Niente arresti domiciliari per tre dei quattro uomini arrestati per la morte dell’agente di polizia Pasquale Apicella, ucciso durante una tentata rapina ad una banca a Napoli lo scorso 27 aprile. 

Giovedì 21 maggio il Tribunale del Riesame si è espresso sulla richiesta di scarcerazione presentata dal collegio difensivo per Fabricio Hadzovic, 40 anni, Admir Hadzovic, 27 anni, Igor Adzovic, 39 anni, e Renato Adzovic, 23 anni, tutti residenti nel campo rom di Giugliano. 

Il Riesame ha confermato gli arresti in carcere e la qualificazione giuridica della Procura: il reato contestato è omicidio volontario. 

Secondo quanto riferisce Napoli Fanpage, i quattro uomini sono accusati di due tentati furti in banca a Casoria e in via Minichini a Napoli. 

L’omicidio volontario è contestato a tutti tranne Renato Adzovic, che non era in auto al momento della fuga, ma era rimasto a piedi ed era tornato al campo in autobus. 

La notte dell’omicidio di Apicella, scrive Napoli Fanpage citando la ricostruzione degli inquirenti, la banda di ladri per scappare aveva imboccato contromano, a fari spenti e a folle velocità (fino a 150 km orari) Calata Capodichino. 

Alla guida ci sarebbe strato Fabricio Hadzovic.

La pattuglia del commissariato di Secondigliano, a bordo della quale si trovava proprio Apicella, stava intervenendo in supporto dei colleghi quando le due auto si sono scontrate.

Per Pasquale Apicella, 37 anni e due figli piccoli, non c’è stato nulla da fare. (Fonte: Napoli Fanpage)

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