Pasquale Iacovone: fratellini morti prima dell’incendio. Li ha avvelenati?

Pasquale Iacovone: fratellini morti prima dell'incendio. Li ha avvelenati?
Pasquale Iacovone: fratellini morti prima dell’incendio. Li ha avvelenati?

ONO SAN PIETRO (BRESCIA). Pasquale Iacovone: fratellini morti prima dell’incendio. Li ha avvelenati? E’ stato lui, è stato il padre a uccidere i due fratellini? Lo grida la madre disperata , lo confermerebbe l’autopsia. Non sono state trovate tracce di fumo nei polmoni di Andrea e Davide Iacovone. Non ci vuole molto a dedurre che sono morti prima che l’incendio distruggesse la casa del padre in Val Camonica. Non ci sono segni di violenza, l’ipotesi più accreditata è l’avvelenamento. Il legale della madre nel frattempo non ha dubbi di sorta.

Alcuni mesi fa l’avvocato aveva convocato Iacovone per parlargli sperando di trovare un accordo per mettere fine sia alle contese relative alla separazione sia alle persecuzioni nei confronti di Erica che lo aveva denunciato per stalking. “Capii di avere davanti una persona logorata da un risentimento nei confronti dell’ex moglie senza appello – racconta il legale – Provai a dirgli di tutto, anche che la donna era disposta a dargli quello che voleva magari facendo un prestito, un mutuo, provai a fare leva sui suoi sentimenti di genitore, ma non ci fu nulla da fare, alla fine mi rispose con grande tranquillità:’avvocato non mi interessano i soldi né nient’altro, io a quella voglio solo fargliela pagare”.

Nonostante tutto, nonostante Erica fosse sempre molto preoccupata quando i figli trascorrevano qualche periodo con il padre, evitava di farlo trasparire con i ragazzi per non turbarli. Inoltre i due genitori avevano l’affido congiunto e non aveva quindi strumenti legali per opporsi. “Loro stanno volentieri con il padre, con lui si divertono, e lui riesce a coinvolgerli in tante cose – diceva sempre la donna – Non vogliono che smettano di frequentarlo”. Teneva duro anche se sapeva che quando stavano con l’ex marito non poteva neppure sentirli al telefono.

”Se lei telefonava per parlare con i ragazzi lui ne approfittava per riempirla di insulti, minacce in modo che sentissero anche i figli – riferisce il legale – Una volta uno dei ragazzi aveva chiamato lei per chiederle qualcosa e la madre aveva sentito che lui gli strappava il telefono di mano e metteva giù, così aveva finito per non chiamarli più per evitare che assistessero a quelle scene”.

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